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Comune di Prato

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12/07/2004 15:56
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Bencini: «Il decreto del Governo? Una stangata per le famiglie pratesi da 14 milioni di euro»

Ammonta a circa 14 milioni di euro (più o meno 28 miliardi di vecchie lire) il 'prezzo' che il Comune di Prato dovrebbe pagare sull'altare della manovra correttiva, che il Governo ha varato per mettere in riga i conti pubblici italiani con i paramentri dell'Unione europea. «E' una stangata, una mannaia calata sulla testa dei cittadini. I Comuni, col decreto del Governo, sarebbero impossibilitati a garantire i servizi. Praticamente si rischia di non parlare più di servizi». Il grido d'allarme viene direttamente dal vice sindaco e assessore al Bilancio Roberto Bencini, e segue l'allarme lanciato nei giorni scorsi da altri sindaci e dallo stesso presidente nazionale dell'Anci e sindaco di Firenze Leonardo Domenici. Il testo della manovra correttiva non lascia presagire niente di buono per le famiglie e i cittadini: Regioni, Province e Comuni sono 'obbligati' ad un taglio del 10% della loro spesa. La traduzione preoccupa: considerando che certe uscite sono insopprimibli (vedi gli stipendi del personale, iscritti nei Bilanci comunali), si tratta di una vera e propria scure per gli Enti locali, e conseguentemente per i servizi che erogano. Ad una prima stima sugli effetti del decreto il Comune dovrebbe appunto operare minori spese per 14 milioni di euro. «Come dire - spiega Bencini - ridurre ai minimi termini tutti i servizi. Così si chiude. Ma più gravi ancora sono le ripercussioni pesanti, pesantissime, sui cittadini e sulle famiglie pratesi, per giunta in una situazione già difficile di crisi economica, nazionale e locale». Gli uffici della Ragioneria comunale stanno studiando il decreto, anche per una formulazione non chiara in alcune sue parti. Se allo stato attuale non è possibile stabilire le attività e i servizi maggiormente penalizzati, una cosa pare certa: «Un taglio di tali dimensioni - chiosa Bencini - non lascia scampo ad alcun settore di attività: dai servizi scolastici a quelli abitativi, il rischio è una diminuzione drastica delle prestazioni. Lo Stato sociale sarebbe colpito al cuore, con un ulteriore impoverimento delle famiglie. Forse il Governo, impegnato nella sua sopravviveva, non si rende conto quali danni arreca al tenore di vita dei cittadini». Il sindaco, di concerto con l'assessore al Bilancio, ha convocato nel pomeriggio di martedì 13 luglio una giunta, per esaminare le conseguenze della manovra correttiva del Governo.
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