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Comune di Prato

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14/07/2004 14:29
Agenda -

Il Piano strategico inizia il suo cammino

Piano strategico della città di Prato ai nastri di partenza: dalla seconda riunione convocata dal sindaco Marco Romagnoli (Sala giunta, Palazzo comunale) con i rappresentanti delle categorie economiche e sociali, le organizzazioni sindacali e la Camera di Commercio (presenti anche il vice sindaco Roberto Bencini, l'assessore allo Sviluppo economico Fabio Giovagnoli, che ha la delega al Piano, l'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo), disco verde dal tavolo, che si configura come il Laboratorio per il Piano, all'idea avanzata dal primo cittadino già in campagna elettorale. Sei mesi da settembre, come annunciato un paio di settimane fa, «per la messa a punto del Piano», con un chiarimento formulato dal sindaco di non poco conto: «Non c'è nessuna esperienza di Piano strategico, fatta in Italia, realizzata in sei mesi. Solo che a Prato non si parte da zero. Prato ha esperienze consolidate di confronto e questo ci consente di velocizzare il percorso». L'ok offerto dalle categorie economiche e sociali e dalle organizzazioni sindacali, integrato anche dalla necessità «che in sei mesi si indichino scelte e non solo un testo di indirizzi», consente di passare alla fase operativa: il primo passo è la costituzione dell'Ufficio per il Piano strategico della città di Prato, che nelle intenzioni espresse da Giovagnoli, si configura anche come una struttura operativa «che riorganizzerà l'assessorato allo Sviluppo economico». Il secondo è la raccolta di tutti i materiali prodotti in questi anni, perchè comunque dagli Stati generali in poi c'è una massa di proposte e di programmi d'azione, prodotti da istituzioni e gruppi sociali, che è giusto considerare. Fra l'altro ai partecipanti alla riunione sono stati forniti i documenti dei Piani strategici di Torino, Pesaro e La Spezia. Il sindaco ha ulteriormente chiarito che il Comune intende realizzare il Piano strategico della città di Prato, e che «al Piano strategico non sono rimandate le scelte concrete che si devono affrontare da subito, si tratta di definire queste stesse scelte senza pregiudicare prospettive e un quadro generale di riferimento».
61/04

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