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Comune di Prato

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15/07/2004 16:45
Agenda -

Il sindaco Romagnoli incontra Prodi (che promette «Verrò a Prato») sui temi del tessile e pranza insieme col presidente della Commissione europea e con Al Gore

«Prato mi interessa»: con questa espressione il presidente della Commissione europea Romano Prodi ha congedato gli astanti per intrattenersi con il sindaco di Prato Marco Romagnoli, in una pausa del meeting «A new global vision», promosso dalla Regione Toscana, nell'ormai tradizionale appuntamento sui temi della globalizzazione, nella tenuta di S. Rossore. Mezzora circa di colloquio, sulle questioni del tessile e abbigliamento, con finale a pranzo: il sindaco Romagnoli ha consumato la colazione insieme al presidente Prodi, accompagnato dalla signora Flavia, all'ex vice presidente USA Al Gore, al presidente della Regione Toscana Claudio Martini, all'assessore regionale Chiara Boni. Romagnoli ha consegnato a Prodi un documento di due cartelle (un altro è stato fatto pervenire dagli imprenditori), cui sono riassunte le posizioni di Prato: reciprocità di accesso ai mercati, misure per contrastare il dumping ecologico, sociale ed economico dei paesi terzi, interventi per contrastare importazioni illegali e contraffazioni, l'etichettatura dei prodotti di origine comunitaria, da cui risulti evidente anche il made in Italy, la riforma dei fondi strutturali dell'Ue, da cui la città e il distretto non intendono uscire. L'obiettivo dichiarato delle istituzioni e delle categorie economiche e sociali pratesi, espresso dal sindaco nel colloquio con Prodi, «è che l'Europa sia portatrice, in tutte le sedi internazionali, del principio del funzionamento dei mercati senza distorsioni di sorta». Detto in altro modo senza dazi per le merci europee se l'Europa elimina i propri, e un forte e deciso impegno affinchè i paesi terzi si dotino «di standard minimi in materia ambientale e sociale», per favorire «un processo di sviluppo globalmente sostenibile ed equilibrato», e «tutelare l'industria europea oggi esposta ad una concorrenza decisamente anomala». L'altro obiettivo di Prato, di cui il sindaco si è fatto portavoce, in termini di politica industriale, è che la riforma dei fondi strutturali contempli aiuti finanziari a quei territori, a vocazione tessile, sottoposti alla concorrenza dei paesi terzi. Prodi ha offerto al sindaco la sua piena disponibilità («è una realtà che seguo, interessante, dinamica»), e ha confermato la propria attenzione alle questioni sollevate dal primo cittadino, cui ha promesso: «Verrò a Prato». Ma Prodi non si è limitato a questo ed ha invitato Prato e i pratesi «a svolgere un'azione ampia e spregiudicata», anche per riflettere e capire «come Prato debba reagire ai cambiamenti internazionali e cosa può e deve fare». «E' stato un colloquio positivo - ha dichiarato al termine Romagnoli - Per quanto ci riguarda continueremo la nostra iniziativa e questo nostro rapporto col Presidente e gli organi dell'Unione europea».
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