30/07/2004 18:30
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Approvati dal Consiglio comunale gli indirizzi dell'accordo di programma per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche
Mentre a Roma l’assessore all’Ambiente Camilla Curcio stipulava con il ministro all’Ambiente Altero Matteoli l’accordo di programma per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche, il Consiglio comunale di giovedì 29 luglio ha aperto i propri lavori con l’approvazione degli indirizzi per l'intesa integrativa per la tutela delle acque del Medio Valdarno e dei bacini di Prato e Pistoia.
Come ha spiegato l’assessore al Bilancio e Affari generali Roberto Bencini nella sua introduzione si tratta di un atto importante, che ottimizza l’utilizzo delle risorse idriche prevedendo il massimo recupero delle acque reflue depurate in modo da non intaccare la falda, destinata all'uso domestico.
L'accordo è stato sottoscritto dal ministero all'Ambiente, l'Autorità di bacino, la Regione Toscana, le Province di Prato e Pistoia, l’Unione industriale pratese, la Gida, il Comune di Prato e altri Comuni dell’area, tra cui Cantagallo , Montemurlo, Vaiano e Vernio.
Per realizzare il ciclo integrato è prevista una spesa di circa 30 miloni di euro: l’accordo impegna finanziariamente il ministero per 11 milioni, la Regione Toscana per 9, la Provincia di Prato, il Comune e la Gida, società partecipata del Comune, complessivamente per 7,7 milioni di euro, l’Unione industriale per 1 milione e mezzo, mentre il resto è diviso tra gli altri attori dell’intesa.
L'obiettivo è disincentivare l'uso industriale delle acque di falda, utilizzando per le attività produttive 9 milioni di metri cubi di acqua riciclata, con Gida che renderà disponibili 14 milioni di metri cubi di acque reflue.
Il provvedimento ha ricevuto il generale apprezzamento del Consiglio comunale, anche se il centrodestra (Forza Italia e An) si è atenuto, per protestare contro l'iscrizione all'ultimo minuto della delibera allì'ordine del giorno.
«Ottimizzare le risorse idriche è un fatto importante per una città come Prato – ha detto il capogrupo di Forza Italia Gofredo Borchi – è la riprova che il governo presta attenzione al distretto pratese e all’annosa questione del riequilibrio del bilancio idrico della falda, che ha datto tanti problemi e preoccupazioni in passato. L’unica nota negativa è che per valutare un atto così importante abbiamo solo una delibera di tre pagine: il merito è positivo e lo condividiamo, ma per dare un segnale politico alla maggioranza su queste procedure poco ortodosse, soprattutto all’inizio della legislatura, ci asterremo».
«Si tratta di un ottimo lavoro che premia le capacità progettuali degli enti coinvolti – ha commentato Fabio Caregnato dei Ds –. E' un intervento di grande valore dal punto di vista ambientale perché recupera e riutilizza al meglio un bene prezioso di cui c’è scarsità come l’acqua. Va reso atto anche al ministro dell’Ambiente per la sensibilità dimostrata nel vagliare i progetti presentati nell’accordo. Investire nella tecnologia conviene e secondo me andrebbe fatto anche nel settore del recupero energetico dei rifiuti».
Dello stesso tenore gli interventi di Aurelio Donzella dell’Italia dei Valori e di Tommaso Rindi (Verdi), che ritengono il provvedimento «in linea con lo sviluppo ecocompatibile della città», mentre il capogruppo Margherita Antonello Giacomelli ha sottolineato che il risultato positivo è stato raggiunto grazie al fatto che il Governo ha avuto come interlocutori gli enti locali.
I capigruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri e di Prato viva Mauro Vannoni hanno espresso apprezzamento per il provvedimento, auspicando però un peso maggiore del Comune nella gestione delle acque: «Molti degli obiettivi racchiusi nell’accordo di programma sono intuizioni che Rifondazione comunista ha espresso in Consiglio da tempo suscitando reazioni contrarie – ha detto Becheri –. L’unica nota stonata è la presenza di troppi attori nella gestione delle acque che rischia di creare confusione e espropriare il ruolo istituzionale del Comune. Sarebbero per questo da chiarire le posizioni di Publiacqua e Consiag».
La delibera sull’accordo di programma per la gestione integrata delle acque è stata approvata con 27 voti favorevoli dell’Ulivo e di Rc e 9 astenuti (Forza Italia e An).
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