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Comune di Prato

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28/08/2004 12:05
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Si sta concludendo l'indagine conoscitiva sul Castello dell'Imperatore per giungere al suo recupero funzionale e alla restituzione alla città

Sono in via di ultimazione le indagini archeologiche e i saggi geologici e petrografici sul Castello dell'Imperatore e piazza S. Maria delle Carceri che hanno l'obiettivo di avere un completo quadro conoscitivo, primo passo per realizzare interventi nell'area tesi a valorizzare la grandiosa e simbolica struttura medievale per farne il principale motore della riqualificazione ambientale del centro antico della città. Nel corso degli ultimi anni infatti l'Amministrazione comunale ha avviato un vasto programma di recupero dei tesori architettonici della città con il concorso per la risistemazione di piazza Mercatale, la ripavimentazione di varie strade e piazze del centro, l'adozione del Piano del colore, il recupero dell'ex Campolmi e la riapertura del passaggio del Cassero medievale. L'obiettivo è quello di arrivare ad una valorizzazione del sistema mura-bastioni-Cassero, aggiungendo anche l'ambiziosa riappropriazione d'uso sia per i turisti che per i cittadini dello splendido monumento del Castello, che comporterà anche la risistemazione della piazza e dell'area attigua fino a piazza S. Marco e al Museo del Tessuto con un notevole ritorno d'immagine. Gli studi in corso di svolgimento sono diretti alla riapertura degli alti spalti del Castello, con camminamenti da torre a torre e collegamenti al cortile interno per osservare la città dall'alto a 360°, alla revisione conservativa del manufatto architettonico, al recupero dei sotterranei per realizzarvi degli spazi museali ed espositivi e alla generale messa in sicurezza e adeguamento alle normative per l'accessibilità all'intera area del Castello, oggi in stato di degrado e di sottoutilizzazione. Escludendo il periodo estivo in cui diventa arena cinematografica infatti il Castello dell'Imperatore rimane fuori dall'interesse e dalla frequentazione di cittadini e turisti. Eretto tra il 1237 e il 1248 sul luogo dove sorgeva l'antica fortezza dei conti Alberti, il Catello dell'Imperatore è l'unico splendido esempio nell'Italia centro-settentrionale di architettura sveva dell'epoca di Federico II, opera del maestro riccardo da Lentini: la sua funzione era controllare un punto strategico per le comunicazioni del territorio. Venne poi utilizzato come sede delle guarnigioni e anche come prigione fino al 1875. Il comune lo acquistò dopo una lunga trattativa con il Ministero della guerra nel 1932, restaurandolo negli anni seguenti: l'ultimo significativo restauro risale al 1975, con la direzione dell'architetto Francesco Gurrieri.
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