17/09/2004 16:13
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La proposta del sindaco di creare un progetto congiunto per la pace viene accolto da tutto il Consiglio comunale - il dibattito in aula
La proposta del sindaco Romagnoli di organizzare una seduta congiunta del Consiglio comunale e di quello provinciale sulla pace ed iniziative collaterali per diffondere la cultura della pace è stata accolta favorevolmente ieri nella prima seduta dell'Assemblea municipale da tutti i gruppi consiliari: «Il mondo che crede nella democrazia deve stare dalla stessa parte - ha esordito Goffredo Borchi, capogruppo di Fi - Accogliamo per questo favorevolmente la proposta del sindaco Marco Romagnoli di esprimere degli intenti per la pace». «E' l'occasione giusta per colmare un silenzio che ingiustamente c'è stato a Prato sull'uccisione di Baldoni in Iraq e sul sequestro delle due volontarie italiane - ha proseguito Massimo Taiti di taiti per Prato - la città è rimasta in sordina anche per l'anniversario dell'attacco alle Torri gemelle, mentre avrebbero dovuto moltiplicarsi per tutti questi fatti terribili le manifestazioni fatte per la liberazione di Maurizio Agliana». Tommaso Rindi, capogruppo dei Verdi per la pace ha sottolineato come il sindaco la necessità di non distinguere tra atti terroristici e di violenza da ricordare, perchè tutti hanno colpito degli innocenti: «I terroristi non fanno differenza tra i pacifisti, chi lavora nei paesi in guerra e chi è impegnato negli aiuti e nella ricostruzione: nemmeno noi dobbiamo fare differenziazioni tra le vittime e i fatti da ricordare». «Accogliamo favorevolmente la proposta di Romagnoli se si tratta di un'approfondimento dei motivi dela pace - ha detto il capogruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri, ma non se significa non affrontare certi temi per chè la paensiamo in modo diverso. Al di là del documento condiviso che spero emerga dal progetto sarebbe auspicabile un confronto franco e sincero su questi temi per avere davvero una crescita culturale». Luca Roti ha sottolineato la significatività di aver aperto i lavori del Consiglio comunale dopo la pausa estiva con un problema come quello della ricerca della pace e con la necessità di richiamare ad una riflessione comune. Maurizio Bettazzi di An si è detto d'accordo con la proposta di Romagnoli di creare una Consulta per la pace che elabori un progetto congiunto, ma solo se la volontà di cercare la pace e la tolleranza è reciproca e condivisa anche dai paesi di diversa cultura e religione e dalle minoranze etniche presenti in Italia: «Il documento comune è necessario, anche facendo un passo indietro rispetto rispetto alle posizioni personali e più estreme, ma ci deve essere differenziazione nella valutazione dei casi: chi entra in una scuola e sequestra dei bambini e muore non è uguale alle vittime del sequestro, come chi si fa esplodere in un mercato pieno di gente».«Prato è la città che più si presta alla creazione di una cooperazione internazionale insieme alle istituzioni - ha affermato la capogruppo Ds Gerardina Cardillo - una cosa che ad altri livelli non c'è perchè si tagliano i fondi e si compiono azioni contrarie alla creazione di atti concreti per la costruzione della pace. E' necessario riflettere ed analizzare insieme per tenere sveglie le coscienze per riaffermare i valori della nostra Carta costituzionale, che non sono scontati, come dimostrano i fatti».
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