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Comune di Prato

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24/09/2004 15:16
Agenda -

Approvato ieri in Consiglio un ordine del giorno contro i tagli del Governo alle associazioni partigiane e al 60° anniversario della Liberazione

Il Consiglio comunale ha approvato ieri un ordine del giorno contro il taglio dei contributi alle associazioni partigiane e degli stanziamenti per festeggiare il 60° anniversario della Resistenza e della Liberazione operati dal Governo. L'atto è stato presentato dall'Ulivo, da Rifondazione comunista e dal gruppo La sinistra per Prato viva. «Il centrodestra ha ridotto nel 2002 il contributo alle associazioni partigiane del 10% e nel 2003 di un ulteriore 55% - ha spiegato la capogruppo Ds Gerardina Cardillo - Ha inoltre bocciato lo stanziamento di 3 milioni di euro per le celebrazioni del 60° anniversario della Liberazione. Condividiamo l'appello rivolto dagli ex partigiani al presidente della Repubblica perchè venga garantita la memoria della Resistenza, di chi ha contribuito a scrivere la nostra Costituzione e chiediamo che il Consiglio comunale intervenga con la sua autorità per impedire quest'ennesimo atto di arbitrio del Governo. L'Associazione nazionale partigiani, costituita nel 1944, ha sempre svolto un'opera di valorizzazione e difesa degli ideali dell'antifascismo trasfusi nella Costituzione della Repubblica e ha concorso alla formazione di una coscienza civile e di patriottismo che è il cemento dell'identità nazionale». «Si tratta di ricordare e valorizzare la struttura fondante della Costituzione - ha aggiunto il capogruppo di Rifondazione Leonardo Becheri - Questo Governo si dichiara antifascista, ma nei fatti lo è molto meno». Anche Maria Grazia Ciambellotti della Margherita ha concordato sull'importanza della memoria storica della guerra e del dopoguerra per le generazioni attuali e future. Di tutt'altro tono l'intervento di Gianluca Banchelli di An: «E' solo una riduzione delle spese in un momento di crisi internazionale: quei contributi saranno spesi per altre necessità più urgenti e per il sociale. Il Governo non vuole offuscare niente e non stiamo certo discutendo di una delibera per la rinascita del partito fascista. Il centrodestra vuole però sicuramente scrivere tutta la storia, non solo una parte». Dello stesso tenore l'intervento di Goffredo Borchi, capogruppo di Forza Italia: «Si tratta solo di scelte economiche obbligate, necessarie per rientrare nei parametri europei di spesa di Maastricht. Sarebbe bello avere risorse per commemorare diversi eventi e fare confronti, ma non si può. E inoltre perchè continuare a costruire steccati e divisioni per cose che non esistono più? E' roba da campagna elettorale». «Le celebrazioni della Resistenza - ha replicato l'assessore Massimo Carlesi, delegato per il 60° anniversario della Liberazione - hanno un alto valore formativo e costruttivo perchè sono rivolte ai giovani, che hanno il diritto di conoscere la storia non solo dai libri. L'ordine del giorno è importante perchè senza aiuti nazionali è difficile sostenere l'attività di chi fa conoscere la storia della Repubblica». Anche il sindaco Marco Romagnoli ha preso parte alla discussione con un applaudito intervento: «Quando il Governo si pone l'obiettivo di abolire la festa del 25 aprile e il presidente del Consiglio non partecipa mai alla manifestazioni di commemorazione della Resistenza sorgono forti dubbi che consideri fondamentale questa pagina della storia. Se da una parte ci può essere lo stesso sentimento di pietà per i giovani morti nella Resistenza e per chi stava dall'altra parte, il giudizio storico non può certo essere lo stesso e non può dare la stessa dignità a chi ha portato un paese nel baratro della guerra e a chi, invece, ha ridato ad un popolo il suo orgoglio: gli antifascisti erano di tutti i partiti e ci hanno permesso di guardare a quegli eventi terribili vergognandoci molto meno, cosa che la Germania non ha potuto fare. E non scordiamo che a liberare Prato e Firenze sono stati proprio i partigiani». L'ordine del giorno è stato approvato con 23 voti favorevoli, 4 astenuti di Forza Italia e 1 contrario, Gianluca Banchelli di An.
302/04

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