08/10/2004 14:45
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Approvata all'unanimità dal Consiglio l'integrazione per l'assegnazione degli alloggi comunali a favore delle famiglie colpite da sfratto esecutivo
Il Consiglio comunale ha approvato ieri all'unanimità la modifica al regolamento per la disciplina dell'accesso all'assegnazione di una quota non superiore al 30% del patrimonio abitativo comunale riservata a categorie a rischio e a soggetti svantaggiati: il testo è stato integrato aggiungendo tra gli aventi diritto i nuclei familiari sottoposti a procedura di sfratto esecutivo sia per morosità dovuta a difficoltà sopravvenute e comprovate, come una malattia o la perdita del lavoro, sia per finita locazione dell'abitazione, prevedendo per questi casi l'attribuzione di 5 punti nella graduatoria dell'assegnazione degli alloggi. Tra i soggetti svantaggiati tutelati dalla disposizione ci sono famiglie con disagi economici, con un solo genitore, con gravi handicap, con anziani non autosufficienti o ultrasesantacinquenni, invalidi civili, ex detenuti e persone in cura al Sert o con problemi psichiatrici: «Vista la crisi economica che viviamo in questo momento e le gravi difficoltà attraversate da varie famiglie che si sono trovate in condizioni di povertà - ha spiegato l'assessore ai Servizi sociali Maria Luigia Stancari -. Ci sembrava necessario inserire tra i cosiddetti 'casi sociali' le famiglie con sfratto esecutivo, perchè hanno bisogno di un aiuto particolare da parte nostra. Dietro uno sfratto spesso si nascondono situazioni drammatiche di sofferenza e disagio non solo economico».
«E' un intervento più che giusto che condividiamo in pieno - ha affemato Rita Pieri di Forza Italia -. La difficile situazione attuale di crisi mondiale ha infatti creato nuove povertà anche in famiglie che prima non avevano problemi e che vanno aiutate».
La delibera è stata approvata all'unanimità con 34 voti favorevoli, come anche l'immediata eseguibilità dell'atto.
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