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Comune di Prato

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12/10/2004 16:58
Agenda -

Nuovo ospedale - Nell'incontro coi primari il sindaco spiega il piano finanziario del Comune

Un percorso nel tempo, che non incida troppo sul Bilancio del Comune e che «consenta di fare un'operazione equilibrata anche da un punto di vista urbanistico». Ha delineato così l'operazione per 'il nuovo ospedale' il sindaco Marco Romagnoli, nell'incontro odierno avuto con i primari dell'Ospedale e con i vertici della Asl, presente anche l'assessore alle Politiche sociali e sanità del Comune M. Luisa Stancari. Nella riunione il sindaco ha disegnato un itinerario finanziario in più anni, per assolvere all'impegno assunto dall'Amministrazione comunale di contribuire con 40 milioni di euro alla realizzazione del nuovo nosocomio. Il cantiere per la nuova struttura sanitaria dovrebbe essere aperto nel 2005, probabilmente sul finire dell'anno, coi finanziamenti, regionali e statali, già disponibili, per un'operazione che porterà alla costruzione di altre tre ospedali in Toscana, oltre a quello di Prato. Il Comune inizierà a far fronte alla sua quota parte dell'investimento dal 2006, con 'rate' annuali di 8 milioni di euro, all'incirca 16 miliardi delle vecchie lire, per un periodo di cinque anni. Un piano finanziario ideato dal sindaco, d'intesa con il direttore generale della Asl Mauro Pallini, che ha spiegato Romagnoli ai primari «permetterà alle casse comunali di sopportare meglio il peso dell'investimento», e al contempo di avviare «un processo in cui la riorganizzazione urbanistica di alcune funzioni della città avvenga nel contesto di un'idea generale e strategica dello sviluppo di Prato». Nella riunione coi primari il sindaco non si è fermato solo al tema del nuovo ospedale. «Questo incontro - ha esordito il primo cittadino - è un atto dovuto, fra due soggetti, Comune e ospedale, che devono trovare un raccordo per tutelare interessi collettivi di primaria importanza. A maggior ragione ora che si sta delineando la Società della Salute, il cui compito specifico è integrare sul territorio e gestire unitariamente sanità e sociale». Alla base di questo impegno un'idea di salute che riguarda anche gli stili di vita dei cittadini. La chiave di volta si chiama prevenzione. Il sindaco è stato esplicito: «Bisogna attivare un percorso di informazione costante e continuo, che si svolga attraverso i media, ma anche con campagne di comunicazione, in più fasi, che informino su importanti aspetti della salute che riguardano la vita quotidiana». Un'attività di prevenzione, e di informazione, che si condensi in progetti concreti e coinvolga più soggetti, ad iniziare dai medici di famiglia». Le novità, fra l'altro, non riguardano solo il nuovo oepedale e la Società della salute. Il sindaco ha confermato anche la volontà di affrontare con l'Università la questione della seconda Facoltà di Medicina dell'ateneo fiorentino, da far nascere a Prato.
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