16/10/2004 14:00
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Romagnoli alla Conferenza servizi Asl: «La nostra bussola è la prevenzione»
«Il senso della Società della Salute è ricomporre la separazione fra sanitatà e sociale, integrando Enti locali e sistema sanitario». Così il sindaco Marco Romagnoli alla quinta Conferenza dei servizi sanitari della Asl pratese, svoltasi in mattinata nella Sala del Pellegrinaio Novo, dove ha illustrato le tappe che condurranno, all'inizio del prossimo anno, all'avvio della sperimentazione del nuovo organismo.
Per Romagnoli il modello che si prefigura con la Società della salute di organizzazione e convergenza, nel territorio, dei servizi sociali e sanitari, può avere un concreto terreno di lavoro, anche per eliminare i rischi di separatezza, nella prevenzione.
Il sindaco ha insistito molto sul tema della prevenzione, rilanciando un'idea di salute come benessere «che chiama in causa in nostri comportamenti». Si tratta di un grande impegno «perchè occorre modificare le nostre abitudini e quindi modificare, in senso positivo la cultura di ognuno di noi». Prevenzione nelle parole del primo cittadino significa anche attivare un sistema di informazione, di costante comunicazione, che insieme ai cittadini coinvolga diversi soggetti: i media giornalistici, gli Enti locali, le organizzazioni del terzo settore, i medici di famiglia, l'ospedale. La prevenzione e le azioni di prevenzione, nell'ottica del sindaco, rappresentano «un buon punto di partenza» per consentire ai diversi soggetti che collaborano alla Società della Salute «di trovare un linguaggio comune».
Per Romagnoli l'operazione Società della Salute deve anche servire a «semplificare le procedure e i percorsi di accesso dei cittadini ai servizi» e a «razionalizzare la spesa». E sulla spesa il sindaco ha chiuso il suo intervento: «In una situazione di risorse quasi rarefatte come vengono usate è un fatto politico. Da questo punto di vista bisogna ripensare un'impostazione per cui pubblico è uguale a spreco indipendemente da come opera e il patto fiscale è una vessazione. La realtà è che non c'è spazio per risposte private a problemi collettivi come la salute».
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