25/10/2004 16:03
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Scuola, aumentata la percentuale dei ragazzi stranieri. Nieri: 'Ora dobbiamo aiutarli a non abbandonare gli studi'.
E' ufficiale. A Prato è aumentata la percentuale degli alunni stranieri nella scuola. I dati elaborati dal Centro ricerche e servizi per l'immigrazione del Comune e presentati dalla direttrice del centro, la dottoressa Antonella Ceccagno, nell'ambito di Alter Mundi - la tre giorni multietnica svoltasi lo scorso fine settimana a Officina Giovani - rilevano che i ragazzi stranieri iscritti alle scuole del Comune di Prato nell'anno scolatico 2004 - 2005 sono esattamente 2577, 191 in più rispetto all'anno scolastico 2003 - 2004, con una incidenza sul totale della popolazione scolastica del 10,23%. L'anno scorso l'incidenza era stata del 9,36%. Queste più in dettaglio le cifre nei singoli ordini scolastici. Nelle scuole materne quest'anno si registra una leggerissima flessione di stranieri: 438 rispetto ai 446 dello scorso anno con un'incidenza del 9,72% rispetto al 9,73%. Aumentano invece gli alunni stranieri nelle elementari (987 rispetto agli 864 con un'incidenza che sale dall'11,52% al 13,02%), alle medie (736 rispetto ai 712 con un'incidenza che passa dal 14,34% al 14,84%) e alle superiori (da 364 a 416 alunni con un'incidenza che va dal 4,31% al 5,11%).
'Da questi dati - ha commentato l'assessore all'Istruzione pubblica del Comune di Prato, Sabrina Nieri- risulta evidente l'esigenza di mettere in campo interventi che possano garantire pari opportunità di accesso e di successo nel percorso scolastico'.
Nieri, nel corso di Alter Mundi, ha inoltre introdotto il dibattito sulle motivazioni dell'abbandono scolastico da parte dei ragazzi stranieri. 'Governare il fenomeno della migrazione - ha osservato l'assessore - vuol dire anche individuare i percorsi e i luoghi di cittadinanza e la scuola è sicuramente uno dei più importanti'. Una delle ragioni dell'abbandono scolastico, secondo Nieri, è la difficoltà nell'uso dei linguaggi specifici. Parecchi ragazzi hanno bisogno di imparare a usare con maggiore padronanza la lingua italiana per affrontare lo studio delle discipline trattate nella scuola media superiore. Su tutte le tematiche l'assessore auspica una stretta collaborazione fra istituzioni e scuola per dare vita a progetti condivisi.
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