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Comune di Prato

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04/11/2004 19:06
Agenda -

La Provincia e il Comune aderiscono ad Avviso Pubblico

La Provincia e il Comune di Prato da oggi aderiscono ad Avviso pubblico, la rete di enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie e la lotta contro la criminalità per la diffusione della cultura della legalità. Oggi ha fatto tappa infatti a Prato la Carovana nazionale antimafie, un viaggio per la legalità democratica e la giustizia sociale organizzata da Avviso pubblico, l'associazione contro le mafie Libera e Arci. Nel pomeriggio in Palazzo comunale il sindaco Marco Romagnoli e il presidente della Provincia Massimo Logli hanno accolto l'onorevole Giuseppe Lumia, presidente nella scorsa legislatura della Commissione parlamentare antimafia e attualmente membro della stessa Commissione, il presidente di Avviso pubblico e sindaco di Certaldo Andrea Campinoti, Maurizio Pascucci di Libera Toscana, associazione di cui è presidente nazionale Don Luigi Ciotti e vice-presidente Rita Borsellino, il presidente della fondazione dedicata al giudice Antonino Caponnetto Salvatore Calleri, che partecipa alla Carovana e la moglie del magistrato Elisabetta Caponnetto. All'incontro che è seguito in Sala matrimoni hanno partecipato anche il colonnello della compagnia provinciale dei Carabinieri di Prato Giuseppe Bongiorno, il prefetto Giuseppe Badalamenti, il presidente di Arci Prato Paolo Bianchi e i membri delle commissioni consiliari del Comune Affari istituzionali e Politiche sociali. A fare gli onori di casa la consigliera comunale Elisabetta Carullo, presidente della Commissione consiliare Affari istituzionali, che da anni segue da vicino la lotta alla criminalità e il problema delle infiltrazioni mafiose nell'economia: a partire dal 1994 durante i due mandati a capo del comune di Stefanaconi in provincia di Vibo Valenzia si distinse come sindaco antimafia. Prato è una delle 11 tappe toscane della Carovana antimafia, che quest'anno si dedica particolarmente al problema del doping nello sport, che coinvolge già 40 Procure in tutta Italia per le indagini: l'incontro pomeridiano in Comune è stato preceduto infatti da un'assemblea dedicata a questo tema riservata alle scuole superiori della città con una partecipazione di oltre 400 ragazzi alla Casa del popolo di Coiano, iniziative di approfondimento a cura delle scuole medie Mazzoni-Cironi e il Gioco dell'oca e dei diritti ion piazza San Francesco che ha visto protagonisti i ragazzi della scuola elementare Don Milani e l'associazione Libera terra, che distribuisce i generi alimentari prodotti nei terreni confiscati alla mafia. In Palazzo comunale è infatti stata ospitata anche una bancherella con i prodotti locali siciliani di Libera terra, come pasta, farina e vino: «Potrebbe sembrare improprio abbinare Prato a fenomeni di criminalità organizzata - ha detto il sindaco Romagnoli - ma alla base della nostra adesione ad Avviso pubblico c'è una motivazione molto importante: la diffusione della cultura della legalità, che deve sempre andare di pari passo con la crescita della coscienza civile. In una città industriale come Prato, con una ricchezza diffusa, il problema del rispetto delle regole si pone ed è sentito dai cittadini, perchè la legalità ecologica ed economica fa sì che non venga danneggiata la realtà di Prato, che già soffre della concorrenza sleale del commercio ilegale delle merci». «La lotta alla mafia e alla criminalità è sparita dall'agenda dei principali obiettivi dello Stato - ha aggiunto il presidente Logli - E' importante quindi rafforzare una rete di enti locali che non si sostituisce a nessun organo nelle competenze, ma che tiene alta l'attenzione sul rispetto della legalità. Vogliamo partecipare alla lotta per contrastare la mafia per non arrivare un giorno all'emergenza, evitata finora grazie alla collaborazione tra enti locali, statali e forze dell'ordine. L'adesione di oggi ci dà l'occasione anche per chiedere per Prato maggiore supporto da parte dello Stato in termini di risorse umane e non solo, perchè il mantenimento della legalità deve essere un punto fondamentale della convivenza civile». Nel suo intervento l'onorevole Lumia ha sottolineato che uno dei problemi più gravi attualmente, che riguarda da vicino Prato, è il traffico di esseri umnani che vengono fatti entrare illegalmente in italia e lo svilupparsi di fenomeni di criminalità 'interni' alle diverse etnie : «L'attività legata agli ingressi clandestini va colpita: l'immigrazione è una risorsa, le mafie sono un problema. dobbiamo quindi essere un paese che sa accogliere e che interviene severamente contro le mafie. Fenomeni come quello della criminalità cinese si può combattere con la parte sana della comunità straniera, che ne rimane vittima. L'illegalità squilibra i rapporti economici e la legalità non deve essere vista come un vincolo allo sviluppo. Per salvaguardarla ci vogliono però osservatori attenti e vigili».
506/04

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