10/11/2004 13:24
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Presentato stamani il protocollo d'intesa tra l'Amministrazione comunale e l'Anaci, associazione degli amministratori condominiali immobiliari, per facilitare i rapporti tra abitanti di etnie diverse
La mediazione culturale tra etnie diverse passa anche dalla civile convivenza nei condomini e dal rispetto di regole che vanno dall'evitare rumori ed odori molesti all'uso corretto delle proprietà comuni dell'edificio: con quest'obiettivo e per facilitare le relazioni tra stranieri ed autoctoni diminuendo la conflittualità in un tessuto sociale in cui convivono diverse comunità con diverse abitudini di vita l'assessorato alla Multiculturalità ha firmato un Protocollo d'intesa con l'Anaci di Prato, Associazione nazionale degli amministratori condominiali immobiliari, che impegna entrambe le parti ad unire i propri strumenti e le proprie esperienze per risolvere le controversie condominiali e diminuire il ricorso alle vie giudiziali. L'atto, approvato dalla giunta comunale la scorsa settimana, è stato presentato stamani in Palazzo comunale dall'assessore alla Multiculturalità Andrea Frattani, dal presidente provinciale di Anaci Francesco Di Castri e da Luciana Bigagli, dirigente dei servizi comunali della Città multietnica.
Frutto del protocollo è la traduzione e la diffusione nelle lingue delle principali etnie presenti a Prato, tra cui il cinese, l'albanese e l'urdu-pachistano, ma anche inglese e francese per gli immigrati provenienti dall'Africa settentrionale e centrale, di norme del Codice civile sul condominio: «Uno dei problemi principali è infatti la comprensione delle nostre regole - ha spiegato l'assessore Frattani - Si tratta di uno strumento di mediazione culturale che ha l'obiettivo di instaurare tra Comune, amministratori condominiali e stranieri un rapporto non più antagonista, ma partecipe che avrà l'effetto positivo di risolvere in via stragiudiziale le controversie civili nate nelle assemblee di condominio senza intasare le vie giudiziali. Questo è infatti uno dei problemi che un'immigrazione massiccia come quella di Prato comporta. Obiettivi principali del protocollo sono favorire i rapporti tra autoctoni e stranieri e fornire agli amministratori un bagaglio dfi strumenti ed esperienze da utilizzare nella risoluzione dei casi». L'Anaci amministra infatti il 90% delle proprietà immobiliari della città e ogni anno riceve 5000 comunicazioni e segnalazioni di proteste. Con la diffusione del regolamento, i cui articoli vanno dalla divisione delle spese, alla disciplina deller parti comuni agli obblighi dei condomini, l'Anaci e l'assessorato puntano a risolverne almeno il 50%. Il protocollo d'intesa prevede in particolar modo che l'Anaci si avvalga nella risoluzione dei contenziosi di mediatori linguistici e culturali del Comune e di organismi di vigilanza ed enti dell'Amministrazione comunale. Questo servizio si integrerà con quello già esistente presso l'assessorato alla Multiculturalità, 'Apriti sesamo' che risponde al numero verde 800242525. Il servizio, avvito da oltre un anno in via sperimentale, si occupa di risolvere le controversie interculturali e le segnalazioni che vengono inviate diretamente agli uffici dell'assessorato oppure all'Urp o come esposto al sindaco. Vi si possono rivolgere anche coloro che non risiedono in condominio ma che si trovano ugualmente alle prerse con problemi analoghi.
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