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Comune di Prato

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13/11/2004 13:04
Ambiente Nuove regole per giardini e parchi

Le norme per il rispetto degli spazi di verde pubblico e privato

Il testo presentato in Commissione consiliare passa all'esame delle Circoscrizioni
«Il verde, sia esso pubblico che privato, è patrimonio della città e come tale va tutelato. A Prato diventa una naturale conseguenza della scelta di operare in un circuito di regole per la manutenzione ordinaria e progettuale del verde». Così l'assessore all'Ambiente Camilla Curcio ha presentato govedì scorso alla Commissione consiliare 'Territorio e ambiente' il nuovo regolamento per il verde pubblico e privato, elaborato da Asm, la società cui è affidata la manutenzione del verde pubblico della città, e dal Servizio Ambiente del Comune. La regolamentazione parte dall'esigenza di dotarsi di un apposito insieme di norme per garantire la salvaguardia del patrimonio vegetale e la fruizione dei parchi e dei giardini; uno strumento finora creato da poche amministrazioni pubbliche. Il regolamento, contenuto in un volume di oltre sessanta pagine, è stato illustrato alla commissione dal responsabile di Asm Marco Mascelli, con la premessa che si tratta di una «base di partenza per la discussione» e quindi aperta a eventuali integrazioni e modifiche. La prima parte del regolamento riguarda la salvaguardia del patrimonio vegetale e detta norme su abbattimenti, potature, aree di pertinenza delle alberature e distanze minime da confini e da linee ferroviarie, nuovi impianti e sostituzioni (ossia la scelta delle piante in relazione agli spazi e all'ambiente), alberate stradali (si elencano le specie adatte e i rispettivi spazi necessari) e, tutela del verde pubblico e privato. Mascelli si è soffermato su ciascuna delle norme a partire da quelle sugli abbattimenti. Attualmente gli abbattimenti possono essere effettuati solo dopo aver richiesto un nullaosta, che in genere, viene concesso a tutti, salvo casi eclatanti (quando cioè la richiesta riguarda alberi secolari e di particolare pregio). Il nuovo regolamento, invece, prevede che l'abbattimento di alberi debba sempre essere autorizzato: se i privati vogliono abbattere un albero posto in sede pubblica, il costo può essere sostenuto dall'Amministrazione se l'abbattimento è davvero necessario, altrimenti il privato deve provvedere a sue spese versando una somma pari al valore ornamentale della pianta, calcolato secondo una metodologia in uso al Comune di Torino. Anche per le potature entreranno in vigore regole nuove. Prima di tutto, come ha sottolineato da Mascelli, la potatura non giova alle piante e quindi l'intervento deve essere fatto solo in casi straordinari. Un esempio portato è stato quello dei platani lungo il viale Montegrappa, che hanno una chioma troppo estesa per lo spazio a disposizione e, quindi, si deve ricorrere al taglio dei rami pur sapendo che si tratta di un'operazione nociva per la pianta. Anche la capitozzatura, cioè il taglio apicale del fusto, è vietata perchè porta alla morte dell'albero. Purtroppo in alcuni casi vi si deve ricorrere perchè la pianta è malata: succederà ai tigli in piazza della Pietà oggi malati perchè una trentina di anni fa le cavità del loro tronco furono chiuse con il cemento. Molto precise le norme contro il danneggiamento degli alberi soprattutto in aree di cantiere. Il regolamento prevede anche la realizzazione di progetti di sistemazione del verde a scomputo di oneri di concessione edilizia. La seconda parte del regolamento stabilisce specifiche disposizioni per la difesa fito-sanitaria delle piante e impone ai proprietari di intervenire per la lotta a malattie come il cancro colorato del platano e la processionaria del pino. La terza parte è relativa agli alberi monumentali e alla salvaguardia dei parchi e dei giardini storici. Quindi si passa al regolamento per la fruizione dei parchi e dei giardini pubblici: viene definito l'ambito di applicazione e le aree sono suddivise in giardini e parchi di quartiere, parchi urbani, giardini di particolare valore decorativo, parchi gioco, piste ciclabili, aree di sgambatura per cani, aree ad uso sportivo, aree a verde di pertinenza delle scuole, di edifici pubblici e di strade. Quindi vengono stabiliti i divieti e le prescrizioni. L'ultima parte, infine, riguarda le sanzioni per le violazioni al regolamento e costituisce una delle novità più interessanti introdotte dal regolamento, perchè sancisce sanzioni nei confronti di chi compie atti vandalici nei giardini pubblici e danneggia verde ed attrezzature, giochi e panchine. I casi disciplinati sono diversi e includono ovviamente anche comportamenti non corretti nel verde privato. Adesso il regolamento sarà esaminato anche dalle Circoscrizioni e nei primi mesi del 2005 sarà sottoposto al Consiglio comunale per l'approvazione definitiva.
538/04

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