12/11/2004 15:14
Consiglio Comunale
Il dibattito sul progetto di tram
L'ok del centrosinistra, Polo perplesso sui costi dell'operazione
Nella discussione intervegono i rappresentanti di tutti i gruppi politici
Dopo l'illustrazione del progetto preliminare della tramvia al Consiglio comunale da parte dell'assessore alla Mobilità Massimo Carlesi avvenuta il mese scorso, nella seduta di ieri pomeriggio 11 novembre si è tenuto il dibattito; la presentazione del primo profilo del progetto dell'assessorato e dell'area Opere pubbliche del Comune impegnata nella progettazione aveva infatti lo scopo di sottoporre all'attenzione dell'assemblea il lavoro svolto finora per dar vita ad un'opera che inciderà non solo sul trasporto pubblico urbano, ma anche sull'assetto viario ed urbanistico, e che avrà un costo di 122 milioni di euro. In sostanza l'assessorato e i suoi tecnici hanno chiesto un confronto sulle scelte effettuate prima di proseguire nella progettazione. Dalla discussione è emerso che la maggioranza di centrosinistra ha condiviso in pieno il progetto, le sue finalità e la 'rivoluzione' che comporterà nel modo di concepire il trasporto pubblico in alternativa a quello privato, ma anche il centrodestra e Rifondazione comunista hanno dimostrato apertura verso il progetto e hanno affermato di condividerne i principi ispiratori e il grande lavoro svolto finora dall'assessorato e dall'Area Opere pubbliche, anche se rimangono perplessità sugli alti costi della tramvia, sul suo inserimento nel tessuto urbano pratese nel sistema di trasporto ormai identificato con le Lam.
«Prato è una città che ha sempre puntato sull'innovazione tecnologica ed è cresciuta con essa - ha detto Fabio Caregnato dei Ds - Sul trasporto pubblico c'è stata una grossa rivoluzione in questi ultimi due anni grazie alle Lam: l'Amministrazione comunale deve continuare a puntare sull'intermodalità dei mezzi alternativi a quelli privati per garantire la flessibilità e la funzionalità del servizio rispetto alle nuove esigenze del lavoro. Bisogna scommettere su questa nuova possibilità, anche perchè visto il costo crescente del petrolio, per l'economia di una famiglia non sarà più conveniente usare solo l'auto privata. Ci vuole un'alternativa valida».
Il consigliere Ds Giuseppe Esposito ha sottolineato che le Lam soddisfano solo in parte le esigenze della città e che in futuro da sole non saranno sufficienti contro la congestione del traffico, mentre secondo Elisabetta Carullo dello stesso gruppo la tramvia riqualificherà Prato dandole un valore aggiunto e facendone una città europea. Sull'argomento costi la consigliera ha poi giudicato importante l'intuizione di attingere dai fondi della legge 211 del 1992, rimasti praticamente inutilizzati. Il Ds Massimo Bartoloni ha affermato che l'Italia è in ritardo di 30 anni sulla scelta della tramvia, su cui città europee come Friburgo in Germania fin dal 1970 hanno puntato per risolvere con successo i problemi di traffico ed inquinamento. Per Andrea Ballini dei Ds e Aurelio Donzella dell'Italia dei valori il tram è un'evoluzione delle Lam che porterà nuove opportunità per il commercio, il lavoro e la rinascita del centro storico.
Tommaso Rindi dei Verdi ha puntato l'attenzione sul ridottissimo inquinamento atmosferico prodotto dal tram rispetto agli autobus e alle macchine, con un netto miglioramento quindi della qualità dell'aria e della salute.
L'ingente spesa che la costruzione dell'opera è una delle principali preoccupazioni di Rifondazione comunista: «Prato ha fatto un salto di qualità notevole nel trasporto pubblico concepito come reale alternativa al mezzo privato - ha detto il capogruppo Leonardo Becheri - Appoggiamo le scelte fatte da Carlesi in questi due anni e il progetto della tramvia è positivo, ma bisogna verificare come si inserisce nell'insieme della mobilità pratese: il mix tra Lam, tram, e ferrovie è 'digeribile' per la città? Ma l'aspetto più delicato è quello finanziario: in un momento difficile come quello attuale per le casse degli enti locali, cosa succederebbe se il tram non venisse accolto come ci si aspetta e se le entrate quindi non ci saranno? 122 milioni di euro come costo ingesserebbero il Comune».
Stesse perplessità anche per Forza Italia: «Apprezziamo il modo di affrontare la questione da parte dell'assessorato partendo dal Consiglio comunale e il grosso lavoro compiuto dall'Ufficio tecnico - è intervenuto il capogruppo Goffredo Borchi - Ma siamo sicuri che il gioco valga la candela? Prima di imbrigliare le risorse comunali in spese così esorbitanti si dovrebbero effettuare studi più approfonditi sul percorso del tram, visto che sarebbe difficilissimo modificarlo, e sulla sua incidenza sul traffico privato e pubblico».
Di tenore diverso l'intervento di Luca Roti della Margherita: «Con questo progetto la città raccoglie una sfida importante per una crescita in servizi, sviluppo e riqualificazione. Ricordiamoci anche l'esperienza innovativa fatta con la Lam, che all'inizio ha richiesto un cambiamento nella mentalità e nel modo di concepire il trasporto pubbblico, ma poi anche i detrattori si sono dovuti ricredere di fronte ai risultati ottimi».
«Non abbiamo preclusioni ideologiche e politiche all'idea della tramvia, che è positiva - ha replicato Maurizio Bettazzi di An - ma bisognerebbe analizzarla meglio dal punto di vista dei costi e dei ricavi e della funzionalità: è necessario per questo pensare la città non com'è ora, ma come sarà tra 10 anni. Ci sono diversi punti oscuri del progetto, ad esempio la scelta di ospitare la stazione di partenza nell'attuale deposito merci della Stazione Fs: perchè andare di là dal Bisenzio col rischio di caricare ulteriormente i ponti e non pensare invece una collocazione vicina al nuovo ospedale che sorgerà a S. Paolo?» Dello stesso parere anche Gianluca Banchelli dello stesso partito, per il quale la tratta Stazione Fs-centro città è già servita al meglio dalla Lam.
c.b.
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