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Comune di Prato

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15/11/2004 15:24
Protezione civile Il giorno dopo la bufera di vento

Circa 600 gli interventi effettuati in varie parti della città

Seicento le persone impegnate, di cui 120 volontari. I danni maggiori alle alberature e alla illuminazione pubblica
Il giorno dopo la grande furia del vento, che si è abbattuto sulla città fra la notte di sabato e domenica e nella giornata di domenica, si chiarisce l'entità dell'emergenza che ha dovuto fronteggiare la Protezione civile. In tutto sono stati effettuati 575 interventi (ma ancora nella giornata odierna i vigili del fuoco procedevano nel loro lavoro a causa di grondaie, cornicioni e tetti danneggiati), e sono state impegnate nelle operazioni di aiuto e di messa in sicurezza di strade e vie cittadine, circa 580 persone, fra cui 120 volontari delle diverse associazioni che fanno capo alla struttura di Protezione civile, il che fa dire ad Enrico Giardi, assessore comunale alla Protezione civile, «che la Protezione civile è un sistema che funziona in virtù delle sinergie che si realizzano fra le diverse istituzioni e il mondo del volontariato, sempre pronto a rispondere alle necessità che si presentano». Intanto le strutture comunali stanno procedendo alla rilevazione in termini monetari dei danni subiti dal patrimonio pubblico. Un calcolo non semplice, anche perchè accanto a problemi più rilevanti ve ne sono stati altri di lievissima entità. Di sicuro ad una prima valutazione a uscirne più malconci sono la rete di illuminazione pubblica, con almeno 25 pali danneggiati più diverse linee, e il patrimonio verde della città, che conta almeno 12 piante di alto fusto e di pregio irrimediabilmente perdute (e si calcola che ogni pianta persa valga all'incirca 2500 euro), per non contare tutti il resto degli alberi che hanno subito guai più o meno seri e a cui già da oggi sta provvedendo Asm. Molti danni anche alla segnaletica e ai cartelli con le indicazioni stradali, cui c'è da aggiungere i guai provocati dal vento a una decina di semafori. Quanto al patrimonio immobiliare pubblico vari edifici sono stati danneggiati e una decina di scuole, anche se nella maggior parte dei casi si tratta di piccoli danni, prevalentemente a infissi e finestre. Le situazioni più difficili si sono registrate al cimitero di S. Giusto, dove è stata compromessa la guaina di permeabilizzazione e al pattinodromo di Maliseti, dove i tecnici stanno eseguendo sopralluoghi e dove sembra che siano insorti problemi all'impianto di condizionamento. Il danno più grave, come già segnalato ieri, all'asilo/scuola materna di viale Galilei/via Ada Negri, dove il vento ha praticamente scoperchiato il tetto. I tecnici e le strutture comunali stanno lavorando a ripristinare la sicurezza dell'edificio scolastico e le sue condizioni di agibilità. Ci vorrà ancora qualche giorno affinchè i bambini possano tornare a scuola. Quanto alle procedure il Comune ha inoltrato alla Regione la cosidetta «segnalazione degli eventi», che prelude alla richiesta dello stato di calamità naturale. Ora toccherà alla Regione fare le valutazioni su quanto accaduto in Toscana.
554/04

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