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Comune di Prato

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22/11/2004 14:57
Polizia municipale I numeri dell'attività da gennaio a settembre

«Più copertura da parte delle forze dell'ordine»

L'assessore Carlesi e il comandante Nieri fanno il punto sulla sicurezza urbana
«Siamo interessati a collaborare allo sviluppo di azioni e attività per la sicurezza. La nostra parte la facciamo e continueremo a farla, nell'ambito delle nostre competenze. E' però necessaria una maggior coperura del territorio da parte delle forze dell'ordine». E' il primo dei due messaggi lanciati dall'assessore alla Sicurezza urbana Massimo Carlesi, che stamani circondato dai vertici della Polizia Municipale (il comandante Marco Nieri e il vice Andrea Pasquinelli) e da due nuovi ufficiali (o commissari che dir si voglia), Giuseppe Carmagnini e Flora Leoni (la prima donna 'graduata'), ha preesentato i numeri dell'attività dei vigili urbani. Il secondo messaggio plana direttamente sugli autovelox, dopo la richiesta di chiarimenti da parte della Prefettura: «Continueremo con gli autovelox, anche perchè i nostri sono di ultima generazione e omologati dal ministero ai Lavori pubblici. Non abbiamo avuto bisogno di pareri e non gli abbiamo chiesti». Del resto, per quanto concerne i velox, i numeri messi sul tavolo dalla Polizia municipale sono significativi: circa 23 mila sono le rilevazioni effettuate dai due autovelox sulla Declassata; insomma si corre «e la velocità è un fattore di grave pericolo per sè e per gli altri». Ma anche gli altri numeri parlano di una Polizia municipale che ha intensificato la propria attività («perchè - chiariscono comandante e assessore - sono 25 in più i vigili in servizio»), e che garantisce la presenza di tre pattuglie nel servizio serale, dalle 20,00 alle 1,30, e di una pattuglia notturna, tre uomini più il centralino del Comando, dalle 1,30 alle 7,00, in grado di attivare altri vigili 'reperibili'. Di fatto, una settimane fa, quando il vento spazzò la città, e provocò non pochi guai, nella notte fra sabato e domenica, nel giro di mezzora entrarono in servizio una 30 di persone. Carlesi dice: «Non si può dire che Prato sia una città pericolosa. Rispetto ad altre realtà le statistiche sui reati lo testimoniano. Certo è che è una città che sta cambiando e c'è bisogno di una rete più diffusa nel territorio». Tradotto vuol dire «una maggior copertura da parte delle forze dell'ordine». Copertura che i vigili assicurano, per quanto loro spetta. E non solo per gli incidenti rilevati (1526 da gennaio a settembre), le multe spiccate (85.280 nello stesso periodo), ma anche per un'azione di sicurezza urbana che si sostanzia nella raccolta di 594 segnalazioni avviate dalle centraline Sos sparse per il territorio, nelle chiamate al numero verde invalidi (250), nell'uso del taxi-rosa (1754 chiamate, con tariffe ridotte del 30% nelle ore serali ad uso e consumo di donne). Il tutto senza contare gli interventi nei giardini col 'vigile di quartiere' (843) o nei percorsi stradali delle circoscrizioni (1371). Assessore e comandante hanno anche difeso la scelta di aver creato il «nucleo repressione comportamenti antisociali (42 servizi e 178 sanzioni), i vigili in borghese per intenderci, «dal momento che alcune violazioni o atteggiamenti non corretti non sarebbero commessi in presenza di agenti in divisa». Alla fine del rendiconto il leit motiv non cambia: «Nell'ambito delle nostre competenze vogliamo tener fede al contratto di sicurezza sottoscritto con la Prefettura e di collaborazione con le forze dell'ordine». Il che può significare, in positivo, che i vigili, come è accaduto, partecipano a operazioni che hanno portato all'arresto di spacciatori, in negativo il fatto che sono praticamente i soli a svolgere i controlli sulle attività commerciali.
588/04

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