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Comune di Prato

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23/11/2004 15:04
Sport Concorso di Comune e Provincia

Paolo Rossi a Prato premia la IV elementare S. Niccolò

In un Salone pieno premiate anche altre otto fra quarte e quinte
Clima di entusiasmo da ultras questa mattina nell'aula consiliare del Comune, dove il campione del mondo, Paolo Rossi, è arrivato per la premiazione finale del concorso 'Nel calcio facciamo vivere le belle azioni'. Gli alunni delle nove classi elementari risultate vincitrici del concorso, per aver prodotto i miglior elaborati scritti sul calcio di una volta, si sono scatenati in cori e applausi alla vista di Pablito, che, nel 1982, fu il più amato tra gli artefici della vittoria calcistica dell'Italia ai Campionati del mondo. Ed è stato proprio lui, il Paolo Rossi che fece sognare gli italiani, a consegnare il pallone firmato dalla Nazionale Italiana Calcio, alla classe che si è aggiudicata il primo posto nella classifica del concorso: la quarta elementare della scuola San Niccolò. Premi anche alle altre otto classi vincitrici del concorso, quarte e quinte elementari delle scuole Puccini, Dalla Chiesa, Collodi, De Amicis e S. Giorgio a Colonica. A ciascuna di esse è stato consegnato un accappatio sportivo. Per tutti i partecipanti, infine, gadget della Nazionale calcio e - esteso a insegnanti e genitori - un invito allo stadio Lungobisenzio per la partita Italia - Germania under 20 che si giocherà l'8 dicembre alle 15. La cerimonia di premiazione è avvenuta alla presenza degli assessori allo Sport del Comune e della Provincia, Aldo Milone e Irene Gorelli, organizzatori del concorso insieme all'associazione Trofeo Città di Prato, al Museo del Calcio di Coverciano e alla Federazione italiana Gioco Calcio. Obiettivo del concorso era far rivivere attraverso gli scritti dei piccoli i racconti dei grandi sul calcio giocato nei campini con le porte spesso segnate con i sassi o con i bastoni, aneddoti ed episodi di amicizia e sport, ricordi legati al calcio di una volta. IL RICORDO DI PAOLO ROSSI 'L'ultima volta che sono stato in Comune, a parte il giorno del matrimonio di mio fratello, è stato ventidue anni fa. Ricordo che nella finale del Campionato del mondo il sindaco di Prato, Landini, accompagnò allo stadio di Madrid i miei genitori. Dopo la vittoria mi disse che non potevo non farmi festeggiare a Prato perchè io ero, prima di tutto, pratese. Fu allora che da Palazzo Pretorio mi chiesero di affacciarmi sulla piazza. Mai come allora mi senito pratese, anzi mi sono sentito un pò come il Papa quando si affaccia su piazza San Pietro. E' la potenza del calcio. Oggi, in questa aula ritrovo un'accoglienza che non avevo più da quei tempi'.
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