26/11/2004 15:54
Consiglio Comunale
Approvato nella seduta serale
Vivace confronto sull'assestamento di bilancio di previsione 2004
Voto favorevole del centrosinistra, contrari Alleanza nazionale e Forza Italia
L'assestamento della parte straordinaria del bilancio di previsione 2004 e il conseguente aggiornamento dell'elenco del programma delle opere pubbliche sono stati protagonisti di un' animata discussione nella seduta del Consiglio comunale di ieri 25 novembre che si è protratto fino a tarda sera. La delibera è stata illustrata dal vice-sindaco Roberto Bencini, che ha tracciato gli elementi essenziali dell'assestamento, caratterizzato dal minor ricorso all'indebitamento e dalla dimminuzione dei trasferimenti statali: «La scorsa settimana in Consiglio abbiamo affrontato la questione della parte corrente del bilancio, adesso tocca alla parte straordinaria. I trasferimenti statali e regionali sono diminuiti di oltre 8 milioni di euro per una previsione assestata di 19 milioni e 705.000 euro. Per quanto riguarda la cessione di beni comunali, la previsione è stata decisamente ridimensionata, perchè nel bilancio di previsione era prevista la consistente alienazione di terreni del Comune per l'acquisto del vecchio ospedale: la previsione assestata di 5 milioni e 943.000. l'Amministrazione comunale ha deciso di valutare meglio la vendita dei terreni ed ha concordato con la Asl un versamento di 40 milioni rateizzati in 5 anni a partire dal 2006. Per quanto riguarda i proventi delle concessioni edilizie, c'è stata un'espansione delle previsioni per l'attività svolta dal Servizio comunale per accertamenti e sanzioni che hanno comportato una previsione assestata di 15 milioni e 425mila euro. C'è stato poi il raddoppio dei proventi cimiteriali. Inoltre a Consiag saranno trasferiti 8 milioni di euro per le spese del servizio idrico integrato e 11 milioni e 900mila per l'aumento di capitale di Publiacqua». Ad aprire il dibattito è stato Maurizio Bettazzi di An: «Mi sembra semplicistico liquidare le variazioni sugli investimenti con giustificazioni che non hanno altro motivo se non l'incapacità dell'Amministrazione nel fare le previsioni. Capisco infatti il taglio dei trasferimenti statali e regionali, questi ultimi diminuiti del 25%, che incidono in modo rilevante, ma l'aspetto che non può essere giustificato è si realizza il 54% in meno delle entrate. Sono state fatte alla base scelte sbagliate ed azzardate solo a fini propagandistici, per dire che le opere pubbliche venivano fatte anche se non si sapeva se davvero si poteva farle».
Anche Giovanni Luchetti di Forza Italia è intervenuto per sottolineare che a fronte di una previsione d'entrata di 153 milioni totali di euro ne sono stati realizzati 60, puntando il dito contro le società partecipate di gestione dei servizi su cui per Luchetti si dovrebbe rimettere le mani e ripensare la presenza del Comune e il suo ruolo.
Più pacato l'intervento del capogruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri: «Ci sono cose positive in questo assestamento, come la realizzazione dell'intervento all'istituto Marconi, ormai un diritto per gli studenti che rischiava di non essere mai realizzato. Ma bisognerebbe però anche spiegare le scelte politiche che stanno dietro a queste variazioni di bilancio: ad esempio l'operazione relativa al vecchio ospedale. Vorremmo sapere cosa intende realizzarci in Comune, qual'è il progetto, al di là degli accordi con la Asl. Non vorremmo che questo modo di fare venisse applicato anche al bilancio di previsione 2005, che per noi dovrebbe essere il primo passo del Piano strategico del sindaco. In attesa di risposte precise per ora ci asteniamo sull'approvazione dell'assestamento di bilancio».
Dopo l'intervento nella questione del sindaco Romagnoli, ha ripreso la parola Maurizio Bettazzi di An per chiedere la convocazione dei capigruppo da parte del sindaco per avere chiarimenti sulle variazioni di bilancio: «Continuo a nutrire perplessità e dubbi e le risposte dell'assessore al Bilancio Bencini continuano a sembrarmi evasive. Le cose non ci vengono rappresentate nella loro realtà, come abbiamo provato numeri alla mano: c'è scarsa rispondenza tra i bilanci delle società partecipate in difficoltà e i trasferimenti del Comune. E' una cosa indecorosa per il Consiglio, per questo chiedo al sindaco Romagnoli che intervenga nella questione e che convochi una riunione dei capigruppo. E' l'unico modo per ridare dignità al ruolo del Consiglio comunale, altrimenti il gruppo di An presenterà una mozione di sfiducia per il vice-sindaco». Come An Forza Italia ha annunciato il suo voto contrario alla delibera di assestamento, ma ha calcato meno la mano: «Si tratta di questioni serie, non da poco - ha affermato il capogruppo di Fi Goffredo Borchi - perchè non si scherza sui soldi dei cittadini e sul ruolo dei suoi rappresentanti in Consiglio comunale. Alla base di queste variazioni ci sono scelte sbagliate, crediamo fatte in buona fede, ma che vanno spiegate e corrette».
Del tutto opposto l'intervento della capogruppo Ds Gerardina Cardillo: «Il Patto di stabilità è stato rispettato e si chiude l'esercizio in equilibrio senza andare a pescare nelle tasche dei cittadini: questa delibera sull'assestamento di bilancio è solo una conseguenza di quelle approvate precedentemente: così va letto questo bilancio e mi stupisco di quello che sento in quest'aula sull'atteggiamento di paura e controllo nei confronti delle partecipate: per controllare i conti e la trasparenza abbiamo organi come la ragioneria e i sindaci revisori e gli atti sono comunque a disposizione di tutti. Le partecipate hanno un ordinamento preciso, non muovono soldi a loro piacimento. Questo bilancio ha garantito servizi a tutti i cittadini per non ledere i loro diritti primari, sostituendosi anche allo Stato: prima si parlava dell'intervento al Marconi senza dire che sarebbe di competenza dello Stato essendo una media superiorwe, ma la legge relativa da anni non viene rifinanziata. E questo è solo un esempio». Stessa linea per Luca Roti della Margherita: «Non solo i servizi non sono stati diminuiti, ma sono stati incrementati nonostante i tagli statali e questo comporta una gestione a rischio, soprattutto in una città grande e complessa come Prato». «I veri problemi di questo bilancio 2004 sono gli effetti delle finanziare pregresse e di quella che il Governo sta per partorire - ha aggiunto Aurelio Donzella dell'Italia dei Valori- ».
Le due delibere sull'assestamento del bilacio 2004 e sull'aggiornamento del programma pluriennale delle opere sono state approvate con 23 voti favorevoli dell'Ulivo, 8 contrari della Casa delle Libertà e 2 astenuti di Rifondazione comunista.
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