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Comune di Prato

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27/11/2004 12:13
Consiglio Comunale Aumentati del 20% i servizi erogati quest'anno

Più richieste ma meno entrate per i servizi sociali

Approvato dal centrosinistra l'assestamento del bilancio 2004 dell'Istituzione per i Servizi sociali
La discussione sull'assestamento generale del bilancio 2004 e la salvaguardia degli equilibri ha riguardato ieri in Consiglio comunale anche l'Istituzione per i Servizi sociali. Le delibere per l'assestamento e per la ricognizione dello stato di realizzazione dei programmi sono state illustrate dal vice-sindaco Roberto Bencini: «C'è stata la necessità di operare alcune variazioni di bilancio dovute a minori entrate: il contributo della Provincia per i servizi sociali è stato di 52.500 euro invece dei 70.000 previsti, quelli regionali 241.000 rispetto ai 250.000 preventivati. Per l'assestamento abbiamo quindi attinto all'avanzo di Amministrazione del 2003 per un totale di 34.200 euro. Gli indicatori principali che ci pervongono testimoniano che il numero delle richieste d'intervento e servizi è in aumento, specialmente per quanto riguarda l'assistenza ai disabili e ai minori disabili inseriti nelle scuole. La situazione è particolarmente delicata alle superiori. Ci sono aumenti di domande però anche per contributi per diverse tipologie di handicap, per ricoveri anche fuori dal nostro comprensorio e per il trasporto urbano». Sulla base delle delibere la discussione ha poi spaziato verso la costituenda Società della salute, i controlli sulla ripartizione delle risorse e il ruolo delle autonomie locali nei servizi: «Tra breve partirà la Società della salute - ha esordito il capogruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri - i problemi che l'Amministrazione comunale ha avuto con la l'Istituzione dei Servizi sociali potrebbero ripetersi anche con la Società della salute. La città si sta impoverendo e ha sempre più bisogno di servizi e vicinanza da parte delle istituzioni: perchè allora non creare un osservatorio per capire i bisogni delle persone prima che vengano presentate le richieste d'intervento? Un'altra questione legata a questa è l'erogazione di sussidi: sarebbe necessario controllare quanti ne vengono erogati e da che ente per i nuclei familiari richiedenti per evitare che a parità di necessità ci sia chi ne percepisce di più e chi di meno». «Bisogna saper ascoltare e cogliere le richieste soprattutto di coloro che hanno un bisogno silente e con più timore e difficoltà si rivolge alle istituzioni- è intervenuto Luciano Bartolotti dei Ds - ad avere un orecchio attento ci aiuterà il mondo del volontariato. I controlli, è vero, sono necessari per avere la certezza di operare interventi mirati, ma già dallo scorso anno lavoriamo su una banca dati sugli interventi di aiuto che vengono erogati alle famiglie anche da Asl e Regione e Stato. Bisogna poi dire che una forte selezione iniziale viene fatta anche dagli assistenti sociali, che hanno il primo impatto sul bisogno delle persone». «I servizi sono aumentati del 20% quest'anno con un'invarianza della pressione fiscale e un recupero delle entrete arretrate del 14% che ha caratterizzato la passata Amministrazione e continua con quella attuale - ha aggiunto il capogruppo della Margherita Luca Roti - Per questo accogliamo favorevolmente questi atti: tutto questo avviene a fronte di un attacco del Governo nazionale per mettere in crisi i Comuni e gli equilibri di bilancio mettendo in pericolo i servizi essenziali resi ai cittadini. L'opera resa in questi anni dall'Istituzione dei Servizi sociali ha dato un valido contributo per soddisfare le richieste dei cittadini, ma è un'esperienza arrivata al capolinea. La Società della salute opererà la giusta razionalizzazione necessaria per la grossa fetta di risorse del bilancio destinate ai servizi sociali». Dissentiva dai precedenti l'intervento di Gianluca Banchelli di An: «Gli osservatori della città siamo noi che la rappresentiamo e l'ammininistriamo: esercitiamo questi poteri di controllo senza delegarli ad altri, perchè in momento come questo, in cui i soldi sono pochi e sono stati distribuiti a pioggia tra le associazioni di assistenza indiscriminatamente senza coprire le nuove povertà e i nuovi bisogni, c'è bisogno di un nuovo criterio d'azione e di più controllo da parte nostra sui costi per i servizi». «L'unica riflessione da fare è sull'uso sulle risorse - ha risposto Massimo Bartoloni dei Ds - in questo senso la scelta strategica è già stata fatta con la Società della salute. Bisogna poi trovare un incontro fecondo con il volontariato per rispondere meglio ai bisogni sempre più impellenti dei cittadini». Le delibere sono state approvate con 23 voti favorevoli del centosinistra e 8 contrari della Casa delle Libertà e Rifondazione comunista
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