29/11/2004 20:00
Consiglio Comunale
Seduta straordinaria sulla giustizia/2
«I risultati non ci sono stati, ma continueremo ad insistere»
Il sindaco Marco Romagnoli e il presidente Daniele Mannocci intervengono nel dibattito
«E' una situazione drammatica in un settore così delicato. Se non riusciamo ad assicurare tempi e certezze nel procedimento giudiziario, la lotta contro la criminalità e l'illegalità diventa difficile». Il sindaco Marco Romagnoli ha introdotto in questo modo il dibattito nel Consiglio straordinario di lunedì sera, dedicato ai problemi degli uffici giudiziari pratesi.
Davanti al prefetto Giuseppe Badalamenti, al procuratore della Repubblica Beniamino Deidda, al presidente del Tribunale Salvatore Palazzo, al presidente dell'Ordine degli avvocati Paolo Cappelli e ai due presidenti delle Camere civili e penali, nonchè ai parlamentari pratesi (l'on. Beatrice Magnolfi, l'on. Andrea Lulli, il sen. Roberto Ulivi e il sen. Sauro Turroni), al sindaco di Montemurlo Ivano Menchetti e all'assessore Irene Gorelli in rappresentanza della Provincia di Prato, il sindaco ha così proseguito: «Ho partecipato stamani ad una riunione in cui si esponevano i dati dell'ordine pubblico in Toscana. Ho riscontrato una forte volontà delle istituzioni a collaborare, pronte ognuna a fare il proprio ruolo. Certo è che ogni istituzione deve essere anche messa in condizione di svolgere questo ruolo».
Il sindaco, prendendo spunto anche da recenti discussioni, ha affermato «che la giustizia non può essere privatizzata, che nessuno può farsi giustizia da solo» ed ha aggiunto: «Mi pare importante cogliere la grave preoccupazione che si manifesta in questa aula circa la situazione in cui versano gli uffici giudiziari pratesi. Raccolgo l'invito del Consiglio comunale a proseguire in una iniziativa verso lo Stato. Anche perchè se manca la giustizia si mina il contratto sociale. Per questo pur se le risposte non sono arrivate continueremo a chiedere più organici non una ma più e più volte finchè non otteremo risultati».
Poco prima il presidente del Consiglio comunale Daniele Mannocci aveva ricordato come era stata la Conferenza dei capigruppo a volere una seduta speciale del Consiglio («la prima seduta straordinaria della legislatura») dedicata ai problemi dell'amministrazione della giustizia a Prato. «E' un problema serio - ha detto Mannocci -, sono decisivi i tempi in un cui leggi sono applicate. La questione è anche di qualità del vivere civile, fra l'altro in una situazione economica come quella pratese dove la mancata soluzione dei conflitti comporta anche un costo economico. L'impegno che il Consiglio comunale si assume oggi di fronte ai cittadini, al presidente del Tribunale, al procuratore e agli operatori della giustizia, suona anche come un messaggio di speranza. Non è la prima volta che il Consiglio si riunisce su questo tema. Ci vuole tempo per avere risultati ma bisogna insistere e continuare ad insistere».
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