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Comune di Prato

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03/12/2004 17:05
Agenda Tanti gli interventi nel dibattito in aula

Approvato il recupero di Villa Niccolini a Gonfienti

Vi saranno realizzati 27 appartamenti, piscina e parcheggi ma anche un'area a verde pubblico che si affaccerà sul parco archeologico
Nella seduta di ieri 2 dicembre il Consiglio comunale ha dato la propria approvazione definitiva al Piano di recupero di Villa Niccolini-Baldassini a Gonfienti, per la quale i proprietari hanno chiesto un intervento di recupero dell'edificio centrale, delle pertinenze e degli annessi agricoli con la realizzazione di 27 appartamenti, una piscina e parcheggi. Saranno realizzati anche un parcheggion pubblico vicino al chiesino di Gonfienti e un'area verde vicino al Parco archeologico. La proprietà ha inoltre offerto al Comune la possibilità di esercitare un'opzione su 530 metri quadrati della Villa già consolidati e recuperati ma senza luce e riscaldamento al costo di 700.000 euro per realizzarvi uno spazio espositivo dei reperti etruschi del Parco archeologico di Gonfienti. La delibera ha suscitato un vivace dibattito in aula: «Con quest'atto adottiamo il Piano di recupero dell'area e constatiamo l'assenza di osservazioni presentate - ha spiegato l'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo - La villa Niccolini è un edificio di valore storico e culturale che sorge a sud dell'area archeologica di Gonfienti con terreni di sua pertyinenza che sono oggetto di indagine da parte della Soprintendenza archeologica. I proprietari hanno già ottenuto il nulaosta della Soprintendenza ai beni artistici ed architettonici: l'intervento prevede il risanamento conservativo per l'edificio mantenendone le caratteristiche e l'aspetto esteriori, mentre per gli annessi prevede la ristrutturazione. Valuteremo in seguito se esercitare l'opzione su una porzione del manufatto, che comunque ci sembra congrua per i costi e con la possibilità è per l'Amministrazione di annettere al patrimonio immobiliare comunale un parte di edificio in posizione di prestigio». Il dibattito è stato aperto da Massimo Taiti del Nuovo Psi- Taiti per Prato che ha criticato aspramente il progetto: «Stiamo svendendo in questo modo un'altra parte del patrimonuio storico della città: Villa Niccolini venne costruita nel 1789, è inserita nella più grande area di insediamento etrusco d'Italia e nel bellissimo borgo medievale do Gonfienti, oltre ad essere acquistata nel 1985 da Piero Baldassini, poi sequestrato e ucciso. Prima si volevano costruire 60 appartamenti nella Villa, poi 33 e infine ora siamo cesi a 27 dopo il diniego dell'Amministrazione, ma rimane lo scempio. Rimane la sconfitta di compromettere ancora un'area come Gonfienti con un banale condominio. Non è una giustificazione che l'immobile andava in rovina, perchè si potevano trovare forme di recupero pubblico-private per recuperarlo e restituirlo ai cittadini e la decoro. Si rovina una zona in cambio di 22 posti auto e di un'opzione a titolo oneroso». Di parere contrario Andrea Ballini dei Ds: «Taiti non ha fornito valide alternative al Piano di recupero. Un edificio in stato d'abbandono stride con la bellezza dell'abitato di Gonfienti e bisogna considerare che questa città ha un milione di metri quadri complessivi da recuperare e restituire alla fruizione dei cittadini. Inoltre l'Amministrazione ha ridotto gli appartamenti da realizzare da 66 a 27 ed esternamente l'edificio conserverà il suo aspetto ma recuperando lo splendore di una volta. Mi sembra che l'intervento sia un punto di convergenza tra esigenze dei privati proprietari e del Comune». Dello stesso tenore l'intervento di Fabio Caregnato dei Ds: «Dobbiamo pensare la Prato dl futuro con funzioni rinnovate: quest'intervento di recupero va senz'altro nella direzione di migliorare la Villa mantenendone la memoria storica e il Piano regolatore lo consente. La riqualificazione, la valorizzazione e la riutilizzazione degli edifici esistenti sono gli indirizzi da seguire per la città che sarà». D'accordo con Taiti invece Leonardo Becheri di Rifondazione comunista, che si è detto contrario all'intervento e all'opzione di acquisto ritenuta troppo onerosa per le casse comunali. La delibera sul Piano di recupero è stata approvata a maggioranza con 20 voti favorevoli dell'Ulivo, 7 astenuti della Casa delle Libertà e 3 contrari, cioè Taiti, Becheri e Fattori.
647/04

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