04/12/2004 14:43
Scuola
Conferenza stampa dell'assessore Nieri
«Scuola Fermi, l'obiettivo è migliorare la didattica»
Confermata l'ipotesi degli istituti comprensivi, ma c'è disponibilità al confronto
«La generalizzazione degli istituti comprensivi è un obiettivo della giunta per migliorare la qualità del sistema didattico ed educativo della città nell'interesse di bambini e ragazzi». Così l'assessore alla Pubblica istruzione Sabrina Nieri insieme al responsabile comunale del Servizio Pubblica istruzione Massimo Nutini risponde alle proteste sollevate dai genitori e dai docenti della scuola media Fermi per la quale l'Amministrazione comunale ha proposto la divisione dalla succursale della scuola di via Corsani e la formazione di un istituto comprensivo autonomo.
Oggi a Prato sono presenti 9 istituti comprensivi, ma l'ipotesi progettuale della giunta è di accrescere il numero entro il prossimo anno fino a 13, dividendo le scuole medie Fermi/Aleramo e Mazzoni/Cironi e in una fase successiva arrivare a 15 istituti, quando sarà conclusa la costruzione di due nuove scuole medie per completare i cicli scolastici. Infatti gli istituti comprensivi, come ha spiegato Nutini, sono entità giuridiche che riuniscono l'intero ciclo didattico dalle materne alle medie e più plessi scolastici, appartenenti al Comune, ma con un unico dirigente scolastico ed un unico collegio dei docenti. L'obiettivo è di dare continuità alla didattica e alleviare le difficoltà dei ragazzi nel passare da un grado d'istruzione ad un altro:
«Voglio chiarire innanzitutto che si tratta di un percorso in itinere e che stiamo parlando per ora di un'ipotesi tecnica - ha continuato l'assessore. - Gli istituti comprensivi rispetterebbero comunque sia le zone di riferimento della città sia le abitudini di frequenza senza creare disagi alle famiglie e soprattutto ai ragazzi. Quanto alle obiezioni sollevate sulla penalizzazione della scuola che la creazione di due separati istituti comprensivi creerebbe, non capisco come influisca la forma di organizzazione giuridica sugli spazi della scuola e sulla loro condivisione ai fini didattici. E'naturale che due istituti con plessi vicini collaborino tra loro per arricchire l'offerta formativa e usare reciprocamente servizi e laboratori scientifici. In tante scuole già da tempo vi sono ad esempio accordi per utilizzare a turno le palestre. Il cambiamento giuridico non influisce insomma su collaborazioni già esistenti».
Per ascoltare le ragioni di rappresentanti ed insegnanti l'assessorato lunedì prossimo si riunirà in Conferenza di servizi con tutti i dirigenti degli istituti comprensivi e con i rappresentanti dei docenti. Quella del 6 dicembre si aggiunge alla Conferenza aperta il 12 ottobre sul ridimensionamento della rete scolastica pratese, in cui venne dimostrata un'ampia condivisione degli intenti della giunta. «Saranno valutate tutte le considerazioni delle parti. - spiega Nutini - Il parere emesso dalla conferenza sarà obbligatorio ma non vincolante. I passaggi successivi sono l'apertura della conferenza dei sindaci dell'area socio-sanitaria di riferimento e la decisione della giunta in merito entro il 15 dicembre e poi l'esame della Provincia che sulla base dei pareri espressi precedentemente eleborerà le proprie proposte per il secondo ciclo d'istruzione e in caso d'approvazione l'atto sarà trasmesso in Regione, ente cui compete emettere la delibera sul nuovo assetto della rete scolastica. Questo avverrà verso aprile, quindi i genitori che a gennaio dovranno iscrivere i propri figli alla scuola media Fermi potranno farlo tranquillamente: quello che potrebbe cambiare a settembre è solo il dirigente scolastico di riferimento». «Ascolteremo le valutazioni che scaturiranno dalla conferenza - aggiunge l'assessore -e in base a queste sarà la giunta a dovere assumere delle decisioni che, ripeto, saranno nell'interesse dei ragazzi, perchè il sistema degli istituti comprensivi tende a migliorare la didattica, non ad impoverirla»
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