07/12/2004 14:23
Rifiuti
Lo studio sull'impianto di cogenerazione
«I rifiuti da problema possono diventare un'opportunità»
Il presidente di Asm Adriano Benigni ha consegnato a Romagnoli la ricerca commissionata dal Comune
«Lo studio dimostra che si può trasformare la questione rifiuti da problema in opportunità. Nella scelta del termovalorizzatore l'obiettivo è migliorare il bilancio della qualità dell'aria in provincia, prima di tutto deve servire a ridurre l'inquinamento atmosferico. Da stamani sappiamo che è possibile conseguire questa meta». Così il sindaco Marco Romagnoli nell'auditorium del Centro Pecci un istante dopo la consegna da parte del presidente di Asm Adriano Benigni, anche a nome di Consiag, Gida, Unione industriali, Confartigianato e Cna, dell'analisi svolta dal consorzio 'Pisa ricerche' dell'Università pisana «per la realizzazione di un impianto nell'area pratese per lo smaltimento di rifiuti urbani, speciali e fanghi con produzione di energia».
Lo studio commissionato dal Comune di Prato ad Asm, che lo ha realizzato insieme ai partner sopra menzionati, è stato presentato davanti ad una platea di amministratori, consiglieri comunali, di rappresentanti di categorie economiche e di associazioni, anche alla presenza del presidente della Provincia Massimo Logli, del suo vice Daniele Panerati, degli assessori all'Ambiente di Provincia e Comune Stefano Arrighini e Camilla Curcio.
E da qui ha preso spunto il ragionamento di Romagnoli: «Stamani c'era un pubblico selezionato, ma intendiamo dare vita ad un processo assolutamente trasparente e ad un dibattito aperto. Il nostro obiettivo è promuovere una diffusa campagna di informazione, presentare la ricerca ai cittadini, alle associazioni, ai comitati. Vogliamo offrire una informazione capillare sul problema rifiuti. Poi magari si rimarrà della stessa opinione, ma almeno deve essere chiaro di cosa si discute e quali sono i termini della questione. A questo primo appuntamento seguiranno molte occasioni di incontro».
Quindi la conclusione: «C'è un accordo fra Provincia e Comuni, presentato nei giorni scorsi in una conferenza stampa, che si basa su tre presupposti: riduzione della massa rifiuti prodotta; aumento della raccolta differenziata fino a raggiungere il 50%, smaltimento e trasformazione in Cdr della parte resdua con il termovalorizzatore. Stiamo affrontando una questione nodale per lo sviluppo e la razionalizzazione dell'intero sistema non solo a fini industriali ma anche per l'utenza domestica».
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