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Comune di Prato

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10/12/2004 16:26
Consiglio Comunale Un'interpellanza di Borchi di Fi sulla bonifica dell'area

«Coderino, stiamo predisponendo il risanamento»

Terminate le indagini geologiche sarà attivato il progetto di copertura e bonifica, per cui sarà chiesto il contributo regionale
«L'ufficio Ambiente è già al lavoro per elaborare il progetto di copertura ed impermeabilizzazione dell'ex discarica del Coderino con il quale parteciperemo al bando regionale di finanziamento, in pubblicazione da gennaio. Abbiamo inoltre già ottenuto il contributo della Regione per lo svolgimento della seconda fase di indagini geologiche sull'area circostante, necessarie per avviare al più presto l'opera di bonifica». Così l'assessore all'Ambiente Camilla Curcio ha risposto in Consiglio comunale ad un'interpellanza presentata dal capogruppo di Forza Italia Goffredo Borchi sulla bonifica dell'ex discarica del Coderino, che sorge tra Iolo e Tavola. Borchi ha chiesto se la giunta non ritega opportuno l'inserimento della bonifica nel Piano stretegico, quali controlli vengono effettuati sull'area e se sono state eseguite analisi nella falda a ridosso della discarica dismessa. «Non c'è traccia nel Piano strategico delle soluzioni per i problemi ambientali più gravi del Comune - si legge nell'interpellanza -. L'ex discarica del Coderino è stata definita da vari esperti una bomba ecologica abbandonata a se stessa e sono troppi anni che si promette invano la bonifica. La questione torna alla ribalta delle cronache ogni tanto per preoccupanti fenomeni di percolazione: con tutto il rispetto per il programma di forestazione suburbana sono certo che Prato potrà raggiungere un vero equilibrio ambientale passando soprattutto dalla bonifica del Coderino». L'assessore Curcio ha sottolineato che la Giunta ha riconosciuto la necessità del risanamento, che sarà inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche, intervento non alternativo al programma di forestazione e differente per gli obiettivi che persegue: «Non ci sono dubbi sul necessario risanamento. La manutenzione ordinaria della discarica dismessa e i monitoraggi sono di Asm, che periodicamente svuota la cisterna di raccolta del percolato. Per quanto riguarda le indagini geologiche necessarie preliminarmente per avviare la bonifica, abbiamo appena concluso una prima fase per verificare la quantità, l'altezza e lo spessore dei rifiuti, nonchè la permeabilità del fondo della discarica. Il risultato più importante è stato che è stata riscontrata una bassa permeabilità e quindi una bassa possibilità di contaminazione della falda. Le analisi sul percolato vengono effettuate anche da Arpat, che ha riscontrato la media tendenza a maturare la mineralizzazione dei rifiuti. A breve partirà la seconda fase delle indagini all'esterno della discarica sulla permeabilità del suolo, per la verifica della presenza di inquinanti provenienti dalla discarica nell'acqua. Per queste indagini abbiamo ottenuto anche il finanziamento della Regione, che ha inserito il Coderino tra le aree da bonificare. Dopo le indagini passeremo al progetto di risanamento, per il quale la Regione ci dà la possibilità di accedere ad altri finanziamenti attraverso un bando in pubblicazione dal 1° gennaio al 28 febbraio, per realizzare progetti di copertutra della discarica con materiali impermeabili ed evitare così infiltrazioni d'acqua piovana, oltre a completare il sistema di drenaggio della discarica collegandolo con un impianto di depurazione del percolato. Stiamo già lavorando al progetto». Borchi si è detto soddisfatto della risposta dell'assessore, ma ha sottolineato che «il Coderino deve essere una priorità anche dal punto di vista finanziario, dato che è la discarica è chiusa dal 1978, e che le risorse devono essere usate innanzitutto per la bonifica più che per finanziare altri progetti». E' intervenuto anche Tommaso Rindi dei Verdi, per il quale il Comune con il progetto di risanamento della discarica e il progetto di forestazione dimostra sensibilità ecologica.
677/04

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