10/12/2004 17:25
Consiglio Comunale
In ricordo di Roberto Castellani
«Onoreremo la sua figura e il suo impegno»
Commossa commemorazione del sindaco e dei capigruppo consiliari
Con un minuto di silenzio e parole commosse il Consiglio comunale ha ricordato Roberto Castellani, che nel 1944 visse il dramma della deportazione nazista nel campo di concentramento di Ebensee, in Austria. La seduta del Consiglio comunale si è aperta con la commemorazione di Castellani, a cui ha partecipato anche il sindaco Marco Romagnoli che ha proposto la trasformazione del Museo e centro di documentazione sulla Resistenza e la deportazione di Figline, progetto fortemente voluto proprio da Castellani, in fondazione che coinvolga la Provincia, gli altri Comuni dell'area, le associazioni partigiane e degli ex deportati.
«Roberto - ha detto il sindaco - ha dedicato la sua vita alla memoria degli orrori che aveva subito, mentre altri non volevano ricordare per non soffrire ulteriormente o perchè ne erano stati in parte responsabili. Roberto non voleva dimenticare per trarne un insegnamento per le generazioni future: quando si abbandona la strada della pace e della fratellanza tra i popoli e si intraprende quella della violenza e della persecuzione si ritorna alla barbarie. E' successo infatti anche pochi anni fa nell'ex Jugoslavia, nella civile Europa, con l'orrore della pulizia etnica. La memoria non è quindi fine a se stessa e costituisce un monioto affinchè la violenza, anche se sotto altre forme e altri nomi, non ritorni».
Gli interventi seguiti alle parole del sindaco ( Goffredo Borchi di Fi, Luca Roti della Margherita, Filippo Bernocchi di An, Gerardina Cardillo dei Ds, Aurelio Donzella dell'Italia dei valori, Massimo Taiti del Nuovo Psi-Lista Taiti, Tommaso Rindi dei Verdi e Leonardo Becheri di Rc) hanno concordato con il valore dell'eredità lasciata da Castellani alla città. Alla seduta ghanno preso pare anche la direttricve del Museo di Figline Camilla Bruni e Joseph Pontiek, presidente dell'associazione per il gemellaggio Ebensee-Prato. Con un messaggio l'Amministrazione comunale, l'associazione per il gemellaggio Prato-Ebensee, l'Aned, associazione di cui Castellani era presidente, e la Croce d'Oro di cui era socio onorario, «ringraziano sentitanmente tutti coloro che hanno voluto manifestare il proprio sincero dolore per la perdita di Roberto».
Il messaggio ricorda la figura di Castellani con queste parole: «La scomparsa di Roberto Castellani, ex deportato nei lager nazisti, “padre” del gemellaggio Prato-Ebensee, cittadino onorario della località austriaca ove si compì il martirio di tanti pratesi, tenace assertore della costruzione del Museo della Deportazione, è stata una perdita grande per l’intera comunità cittadina ed ha suscitato grande commozione fra tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Generazioni di pratesi sono state educate da Castellani agli ideali della convivenza pacifica, del rispetto e dell’amicizia fra i popoli ed a loro resta affidato il compito di proseguire lungo la via da lui indicata».
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