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Comune di Prato

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11/12/2004 15:29
Rifiuti Una nota dell'assessore all'Ambiente

«Sul cogeneratore il massimo di informazione»

Curcio: «La partecipazione dei cittadini è indispensabile. Necessario colmare la distanza dall'Europa»
«Un impianto di termovalorizzazione, al di là di punti di vista diversi, non può essere considerato lontano dal contesto europeo. Anzi vi è la necessità, per il nostro Paese, di colmare la distanza con gli altri paesi europei anche per quanto riguarda il sistema degli impianti». E' questo uno dei passi salienti della nota diffusa dall'assessore all'Ambiente Camilla Curcio, a commento dello studio per la creazione di un cogeneratore, presentato martedì scorso all'auditorium del Pecci. «E' opportuno ricordare - sostiene Curcio - l'importanza della responsabilità condivisa fra Provincia e Comuni per attuare strategie che offrano uno scenario stabile nella gestione dei rifiuti solidi urbani, speciali e dei fanghi da depurazione. Una responsabilità assunta dagli Enti locali pratesi, doverosa verso i cittadini, anche per le questioni legate ai costi di gestione e di smaltimento». Il ragionamento di Curcio continua col rilievo sulla neccesità per l'Italia di colmare lo iato che la separa dall'Europa, e prosegue: «Non vi è dubbio che a monte di un eveventuale impianto vi siano azioni importanti da compiere: ridurre la produzione dei rifiuti, aumentare la raccolta differenziata, promuovere ulteriormente il recupero. Si devono incrementare programmi in tal senso per andare ben oltre ai già significativi risultati raggiunti». Il che però non esclude la termovalorizzazione che «oggi può rappresentare una scelta ambientalmente sostenibile». «La normativa più recente - afferma l'assessore comunale - impone limiti estremamente bassi alle emissioni, in virtù di tecnologie di abbattimento più moderne. Lo studio, presentato nei giorni scorsi, contiene un insieme di proposte per un bilancio ambientale positivo, che dovranno essere certamente approfondite, anche perchè occorre dare risposte ai cittadini in tutte le fasi della scelta: dalla definizione dell'impianto alla sua localizzazione e realizzazione». «Lo studio - chiude l'assessore all'Ambiente - costituisce una base di partenza. Le Amministrazioni pubbliche garantiranno un percorso di comunicazione e di partecipazione dei cittadini, mettendo a disposizione tutte le informazioni ed ogni sorta di monitaraggio, nonchè tutte le spiegazioni in sede tecnica e scientifica, allo scopo di valutare tutti i dati della questione».
682/04

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