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Comune di Prato

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14/12/2004 13:52
Agenda Un sopralluogo della Commissione Cultura per verificare i lavori

Nuova biblioteca Lazzerini alla Campolmi alla fine del 2006

5400 metri quadrati di spazi riservati al pubblico con sale conferenze, lettura e un bar caffetteria
Un centro culturale ispirato ai modelli del nord Europa, cuore pulsante della 'città del sapere': sarà questa l'evoluzione della biblioteca comunale Alessandro Lazzerini, che alla fine del 2006 si trasferirà nei più ampi locali dell'ex cimatoria Campolmi lasciando le vesti di semplice biblioteca tradizionalmente intesa per acquisire quelle di Istituto culturale e di documentazione. Ieri pomeriggio 13 dicembre la Commissione consiliare Politiche sociali e formative, presieduta da Luciano Bartolotti, ha compiuto un sopralluogo sul cantiere del secondo lotto della Campolmi, accompagnata anche dal dirigente del Servizio Cultura Filippo Foti e dal direttore della Lazzerini Franco Neri, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori, illustrati dal progettista Marco Mattei: le opere edili e di recupero sono completate, ma devono essere realizzati tutti gli impianti, le pavimentazioni, le suddivisioni interne degli spazi, gli infissi e gli arredi. Il termine delle opere e il trasferimento è previsto entro il 31 dicembre 2006. Da fabbrica tessile la Campolmi è sempre più una fabbrica di cultura che sommerà al suo interno il Museo del Tessuto, inaugurato l'anno scorso nel corpo ovest del complesso, e la Lazzerini: attualmente la biblioteca occupa uno spazio di 4400 metri quadrati, di cui 2000 dedicati agli spazi pubblici, mentre nella nuova sede alla Campolmi ne avrà 5400 con 3400 metri riservati solo al pubblico grazie ad un ripensamento degli spazi. Adesso la biblioteca comunale ha un patrimonio librario di 200.000 volumi ed è previsto che nella nuova collocazione arrivi a 350.000 totali tra quelli sugli scaffali e quelli custoditi nei depositi, realizzati nel seminterrato della Campolmi con un'ampiezza di 650 metri quadrati. La nuova fisionomia della Lazzerini è composta da diverse sale e servizi al pubblico: l'ingresso alla nuova biblioteca avverrà da un piazzale che sarà realizzato a ridosso delle mura antiche e che si affaccia su via Puccetti, sul lato opposto rispetto al Museo del Tessuto, che occupa la parte settecentesca dell'edificio. Vi è comunque l'ipotesi di realizzare un unico ingresso per tutto il complesso eliminando quello da via Santa Chiara. Nell'opera di realizzazione del piazzale non sono compresi il restauro delle mura e l'abbattimento delle fabbriche che tuttora sorgono a ridosso delle mura: il lavoro è stato inserito nel Piano triennale delle opere con una spesa prevista per il 2005 di 3 milioni e 200mila euro. All'entrata al piano terra, nei locali ottocenteschi della Campolmi dove sorgeva la tintoria, saranno ospitati il bar-caffetteria, la sala consulenza ed informazione su tutti i servizi della biblioteca, una sala di lettura con postazioni internet, 500 posti per la lettura e 20.000 volumi tra libri, materiali video e audio, riviste, quotidiani locali e pubblicazioni dedicati a cinema, teatro e letteratura: «L'idea è di fare della parte all'entrata dell'Istituto una sorta di sala della contemporaneità dedicata a tutti, studenti, lavoratori, persone di ogni età - spiega il direttore Franco Neri - vogliamo ispirarci infatti alle grandi biblioteche del Nord Europa, organizzate su vari livelli, in cui si può leggere il giornale, vedere un dvd, ma anche trovare riviste specializzate e disciplinari dedicate solo ai tecnici della materia. Ad esempio infatti la grandissima emeroteca che la Lazzerini già può vantare da anni, sarà divisa a seconda del grado di specializzazione delle pubblicazioni. Le sale all'ingresso costituiranno il cuore dell'Istituto culturale come luogo d'incontro e relazione. Vogliamo poi sperimentare un servizio innovativo unico in Italia: organizzare la trattazione delle materie specialistiche unendo ai libri e alle riviste anche il materiale video, i film e altro su quell'argomento. La tradizione della Lazzerini si sposerà insomma con i mezzi del futuro». Al piano terra ci sarà anche la sezione ragazzi e bambini con molteplici funzioni e un mix di aree formali ed informali di lettura ed apprendimento individuali e di gruppo, giochi, angolo cucina e spazi multimediali con computer e 9000 volumi in lingue diverse. Al piano superiore una sala conferenze di quasi 400 metri quadrati con 300 posti, contro i 90 attuali, che sarà anche uno spazio di aggregazione ed incontro dove recarsi per leggere un libro in tranquillità: «La sala si affaccerà sulle mura antiche - ha detto l'architetto Mattei,- perchè tutto il progetto è concepito intorno alle due anime architettoniche della città , quella medievale e quella industriale, privilegiando al massimo l'intervento conservativo. Questo spazio farà della biblioteca non solo un luogo dove poter trovare dei libri e leggere, ma soprattutto un luogo d'incontro». Nella parte novecentesca della fabbrica sarà ospitato uno spazio espostivo, nel vecchio corridio di distribuzione dei tessuti, la sala dedicata alla tecnoogia, la sala dei fondi speciali per le consultazioni specializzate, la sala dedicata ai fondi su Prato e gli uffici della biblioteca per la catalogazione e la direzione. Il costo totale del secondo lotto è di 10 milioni e 200mila euro: è stato ottenuto un finanziamento Cipe di 1 milione e 179.000 euro e 690.000 dall'Unione europea.
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