17/12/2004 16:33
Consiglio Comunale
Il voto arriva dopo un lungo dibattito
Publies, disco verde alle nuove tariffe
L'assessore Curcio: «Il Comune verificherà le modalità scelte per il controllo»
Via libera del Consiglio comunale alle modifiche apportate al regolamento per la disciplina dei controlli sugli impianti termici da parte di Publies, società costituita dal Consiag nel 2000. Nella seduta di ieri è stata approvata a maggioranza la proposta avanzata da Publies di adeguare gli oneri a carico degli utenti. Le nuove tariffe prevedono delle riduzioni come incentivo per i cittadini che scelgono di autocertificarsi: a partire da gennaio 2005 senza autocertificazione aumenteranno da 45,45 euro a 54,89, mentre con l'autocertificazione passeranno da 25,82 euro a 24. Da qui la necessità di modificare il regolamento per la disciplina dei controlli.
La percentuale delle autocertificazioni oggetto delle verifiche a campione viene ridotta dal 20% al 16%, grazie alla documentazione tecnica-conoscitiva raccolta in questi ultimi due anni in cui Publies ha compiuto controlli a tappeto sugli utenti di tutta la Provincia di Prato. La percentuale degli autocertificati supera attualmente il 70%.
«La legge pone a carico dei Comuni l'onere di controllare i generatori di calore per accertarne funzionalità ed efficienza - ha spiegato l'assessore all'Ambiente Camilla Curcio -. Il Consiglio comunale nel 1999 affidò il compito del controllo degli impianti a Consiag, che si impegnò a costituire una società apposita per la gestione del servizio. Va considerato che dall'inizio della campagna dei controlli ad oggi la revisione delle tariffe a carico degli utenti non è stata mai effettuata e che l'aumento del costo del personale, come ci ha spiegato Publies, è dovuto la fatto che i controlli adesso sono più lunghi e tecnici ed è necessario quindi un numero maggiore di addetti e con più specializzazione. L'alta percentuale di autocertificati, e quindi di caldaie in regola, permette il raggiungimento di un duplice obiettivo: la sicurezza degli impianti e la riduzione dell'inquinamento atmosferico».
La delibera ha suscitato un'ampia discussione, soprattutto per l'aumento dei costi a carico dei cittadini. Goffredo Borchi, capogruppo di Forza Italia ha presentato un emendamento all'articolo 17 del regolamento, che sancisce che gli oneri saranno annualmente adeguati in base all'aumento del costo medio del personale dipendente: Borchi ha proposto che il testo venga integrato aggiungendo che l'aumento sia riferito al totale degli utenti del servizio, in modo che non sia spalmato solo sugli utenti pratesi: «Ci sono vari aspetti da chiarire di questa delibera, ad esempio perchè a Prato si devono pagare 25,82 euro mentre a Sesto Fiorentino e Scandicci se ne pagano 15. Inoltre bisognerebbe considerare che spesso coloro che scelgono di non autocertificare la propria caldaia sono le persone per cui 10 euro in più fanno la differenza, perchè sono disagiate o pensionate».
In difesa della modifica al regolamento sono intervenuti Giuseppe Esposito ed Andrea Ballini (Ds), che hanno sottolineato che attraverso Publies sono state controllate 50.000 caldaie in città, permettendo ai cittadini di verificarne la buona manutenzione e avere una garanzia sulla sicurezza.
Sul fronte del no invece Gianni Cenni di An: «Lo scopo principale di Publies è verificare il corretto consumo energetico, mentre sulla sicurezza degli impianti svolge agisce in modo surrettizio operando un controllo sul tiraggio della caldaia, che è comunque indice di buon funzionamento -. Ma le nostre maggiori perplessità riguardano l'aumento dei costi del personale a fronte di minori controlli e la poca chiarezza sui proventi realizzati negli ultimi due anni da Publies. Com'è possibile che nei primi anni sia stato effettuato un controllo a tappeto con 21 verificatori e adesso invece ce ne vogliono 5 in più arrivando a 26 per operare una parcentuale più bassa di controlli? Ci è stato risposto che sono stati acquisiti da Consiag i controlli anche per Sesto Fiorentino e Scandicci, ma allora perchè i costi devono essere a carico dei pratesi?»
«Il servizio svolto da Publies permette di raggiungere due ordini di benefici - ha replicato Fabio Caregnato -: la sicurezza degli impianti di riscaldamento e il miglioramento dell'impatto sull'ambiente esterno. Sull'aumento dei costi va detto che sono aumentate le competenze e gli impianti come i controlli sono più sofisticati». La stessa risposta in sostanza è stata data in conclusione dall'assessore Curcio, che ha sottoliato che mentre prima i controlli avevano carattere preventivo, adesso saranno più tecnici per verificare tutti gli adempimenti richiesti dal modello di autocertificazione: «L'assessorato si assume comunque l'impegno di fare un'analisi complessiva della modalità di controllo e della percentuale di campionatura di controlli per la corretta applicazione della tariffa, riaffermando il fatto che il nostro Comune ha scelto una percentuale di controlli molto più alta di quella prevista dalla legge, cioè il 40% contro il 5%. Quindi più controlli significano più operatori impegnati a Prato e quindi più costi».
Rifondazione comunista si è astenuta: «Al di là delle polemiche che puntualmente sorgono su questa questione - ha spiegato il capogruppo Leonardo Becheri - sarebbe utile discutere dell'attività svolta finora dall'azienda, ma anche fare un quadro complessivo delle fonti di energia alternativa, dato che il regolamento parla anche di questo: invece quando si tocca quest'argomento si parla solo dell'incenerimento dei rifiuti a scopo energetico».
L'emendamento di Fi è stato respinto con 22 voti contrari dell'Ulivo, 8 favorevoli della Casa delle Libertà e 4 astenuti di Rifondazione comunista, Prato Viva e Nuovo Psi-Taiti per Prato; la delibera è stata invece approvata con 22 voti favorevoli, 9 contrari e 3 astenuti (Rc e Prato Viva).
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