«Una città protagonista nella Toscana centrale»

Sei mesi di governo in Comune, per un bilancio di fine anno che il sindaco Marco Romagnoli ha tracciato nella consueta conferenza stampa per tirare le conclusioni del 2004. Una carrellata di impegni e di interventi fra cui spicca il tema del termovalorizzatore, connesso al completamento del ciclo dei rifiuti e all'obiettivo di raggiungere il 50% di raccolta differenziata, la progettazione di un nuovo polo espositivo nell'area ex Banci, di cui si parla da tempo, con l'imminente affidamento della progettazione all'arch. Fuksas, la questione del nuovo stadio, strettamente legata alle sorti dell'Ac. Prato. E in più l'acquisto da parte del Comune di 32 alloggi per gestire l'emergenza abitativa. Insomma per dirla con il sindaco «sono stati sei mesi non di attesa ma di un intenso lavoro», che si è tradotto nella soluzioni di problemi che si trascinano da molti anni (leggi Multisala), o nella predisposizione di un piano finanziario per il nuovo ospedale (otto milioni di euro per cinque anni a carico del Bilancio per coprire la quota parte del Comune) che non «vincola nessuna area del territorio comunale in funzione della costruzione del nosocomio». All'orizzonte, nelle parole del sindaco, l'ipotesi di una variante al Piano regolatore, per adeguarlo al Piano territoriale di coordinamento della Provincia, e l'idea di creare «una bella città del futuro, che avrà il suo fulcro nel Piano strategico». Anzi proprio il Piano strategico costituirà la bussola per unire, ancora il sindaco, «saperi, lavoro, ambiente, industria e società». Fra le cose, citate dal sindaco, su cui sarà impegnata l'Amministrazione comunale il rilancio del Centro di arte contempoiranea 'Luigi Pecci', nonchè l'avvio di un processo di sempre maggiore integrazione fra le aziende (Consiag, Asm, Gida) che gestiscono i servizi pubblici locali: dal gas, alla depurazione delle acque ai rifiuti. L'obiettivo dichiarato dal sindaco di Prato è di far diventare la città laniera «il motore dell'area metropolitana della Toscana centrale», attraverso relazioni di sempre maggiore collaborazione con la Provincia e la Regione.