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Comune di Prato

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07/01/2005 15:51
Mobilità Carlesi presenta i piani dal prossimo 30 aprile

La 'rivoluzione' del trasporto pubblico

Tre nuove Lam, sosta e permessi riorganizzati. L'assessore: «E' ancora un progetto»
Cinque linee bus ad alta mobilità (alle due già esistenti se ne aggiungeranno altre tre), un sistema di parcheggi scambiatori collegato ai percorsi Lam, la riorganizzazione completa della sosta (e dei relativi permessi per i residenti e non) con estensione delle aree a pagamento in diretta connessione coi tracciati Lam: l'assessore alla Mobilità Massimo Carlesi presenta quella che egli stesso definisce 'la riforma' del trasporto pubblico, che a Prato dovrà realizzarsi dal 30 aprile, scadenza prevista dal nuovo regime di gestione, assegnata dopo la gara dello scorso anno, ad un soggetto unico: la Cap autolinee. E' un fiume di cifre Carlesi, nell'illustrare un progetto che, precisa, «proprio per la sua complessità è ancora in discussione, quindi non si può dare come una cosa decisa». Ma nelle sue linee essenziali Carlesi disegna il profilo di una sorta di rivoluzione, delineata nei Piani urbani della mobilità (Pum) approvati dal Comune (2002/2004;2004/2006), con al centro un obiettivo preciso: offrire un'offerta di mobilità diversificata, non limitata al mezzo privato, privilegiare il trasporto pubblico, anche perchè altrimenti la città si blocca. E il rischio di un possibile blocco sta nelle cifre elencate dall'assessore: nel trimestre 2002-2004 sono state 27 mila in più le auto immatricolate e la proiezione per i prossimi anni parla di altre 25 mila macchine messe su strada, che si aggiungono alle 145 mila che costituiscono il parco veicoli pratese. Come se non bastasse sono 30 mila i movimenti giornalieri provenienti dall'esterno della città laniera. Fatto un rapido calcolo, mettendo in fila i mezzi di nuova immatricolazione, ed accordando ad ogni mezzo uno spazio di 4 metri, altri 128 km di strada sarebbero occupati. Così c'è il blocco dice Carlesi. Le Lam, nelle parole dell'assessore, sono servite: le due linee in funzione, la blu (che è stata la prima) e la verde, hanno intercettato 6 mila mezzi per 24 km circa di strada occupata. Ma il saldo resterebbe ancora negativo. E allora, sotto a tutta forza, con altre tre linee: la rossa, che percorrerà la città da nord a sud, da Galceti a Grignano, la viola che si spingerà sino a Montemurlo; la celeste o azzura che da La Querce, estremo punto est di Prato, tramite il centro città, raggiungerà Poggio a Caiano. L'obiettivo è ambizioso: con un'utenza potenziale di 165 mila persone dovrebbero essere 'risparmiati' dalle auto altri 100 km di strada. Un saldo ancora per difetto. Ma Carlesi ha un'altra arma, il cui progetto di massima è già noto, che si chiama tranvia urbana. Con le Lam anche i parcheggi scambiatori: uno nuovo nelle vicinanze della Questura di 400 posti, S. Martino per Galceti (in costruzione dalla prossima settimana) che prevede altri 200 posti, il piazzale di Pratilia (150 posti) e quello del centro Leonardo da Vinci, a disposizione del prolungamento della Lam blu, per non dire del raddoppio del parcheggio di via Nenni. Quanto alla sosta anch'essa sarà riorganizzata, con l'estensione delle aree a pagamento in connessione coi tracciati Lam, come del resto già avvenuto con le prime due linee, seguendo uno schema tarifarrio («le nostre - chiosa Carlesi - sono le tariffe più basse della Toscana») che prevede ticket sempre più ridotti allontanandosi dal centro città. Centro città che dal 30 aprile sarà raggiungibile solo coi bus Lam. Ma anche i permessi saranno rivoluzionati: ridotte le categorie e unificati. L'intera città, fino ai margini della zona a traffico controllato, sarà suddivisa in macroaree, che consentiranno ai residenti di muoversi coi permessi in ambiti territoriali più vasti. Certo ora il parcheggio è gratuito, ma il vantaggio spiega Carlesi è notevole: «Di fatto ora coi permessi di sosta ci si sposta di pochi metri rispetto all'abitazione e appena oltre uno paga. Domani non sarà così perchè ci si sposterà in un raggio molto grande». Il permesso sarà rilasciato dietro pagamento (da decidere quanto), ma alla fine dell'anno, dice Carlesi, «il risparmio ci sarà per i cittadini e non di poco». Inoltre non pagherà chi dispone di garage o di una postazione in un garage pubblico. Nei piani tracciati da Carlesi anche tre nuovi sottopassi: sull'Asse delle industrie fra via Roma e via Paronese e sulla Declassata all'altezza della Questura e della rotonda di Capezzana. Tutto fatto? Ancora no. Fra le idee e gli atti le verifiche in corso con Cap e Provincia e l'imprimatur della Giunta.
17/05

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