19/01/2005 13:10
Giunta
Le misure antismog proposte dall'assessore Curcio
Targhe alterne due giorni la settimana
Il provvedimento da febbraio. Le altre decisioni per limitare l'inquinamento da traffico
Targhe alterne per due giorni la settimana, estensione dell'area di limitazione del traffico dalla Ztl (zona a traffico limitato) alla Ztc (Zona a traffico controllato), conferma delle domeniche ecologiche con ampliamento del divieto alla fascia urbana delimitata da Tangenziale e Declassata. Sono questi i provvedimenti per affrontare l'emergenza smog, deliberati dalla giunta nel pomeriggio di martedì, su proposta dell'assessore all'Ambiente Camilla Curcio.
«Il traffico - dice l'assessore - costituisce ormai il maggior fattore di inquinamento atmosferico. E poichè le norme Ue sono più severe dal 1 gennaio dobbiamo evitare il pericolo del blocco totale della circolazione. Le maggiori emissioni, in tema di traffico, si registrano in ambito urbano sia per la bassa velocità sia per i viaggi relativamente brevi. Deve esserci chiara consapevolezza degli effetti negativi che l'inquinamento atmosferico provoca sulla salute. Da qui la scelta dell'Amministrazione di aggiornare i provvedimenti già in atto e il proprio 'principio di precauzione'».
Nel dettaglio l'Amministrazione comunale conferma il blocco della circolazione il martedì, mercoledì e giovedì per le auto a benzina o diesel non catalitiche ante '93, per i camion fino a 3,5 q a benzina e diesel immatricolati prima del 1° ottobre 1994, per i ciclomotori non catalizzati e non omologati secondo la direttiva Ce. Il divieto di circolazione per queste categorie di mezzi non sarà limitato alla Ztl e ad un'area limitrofa immediatamente a ridosso della stessa: il martedì, mercoledì e giovedì sarà tutta la Ztc off limits per tali veicoli (il perimetro della Ztc è delimitato da queste vie: via Borgovalsugana, via Benelli, via Lambruschini, via Orlando, via Bruno, via Villani, ponte Datini, via Mozza sul Gorone, via Mozza, via Bologna, via Battisti, via Strozzi, da via Filicaia a via Battisti, via Marini, via Filzi, da via Marini a via della Chiesa, via Chiesa, via Giordano, via Colombo, via Galcianese, via Roncioni, via Gradisca, via Amalfi, via Roma, tra via Zarini e via Siena, via Siena, via Cortesi, via Assisi, via Valentini, da via Assisi a via Zarini, via Zarini, da via Valentini a via di Ponzano, via Ferrucci,, da via di Ponzano a viale della Repubblica, viale della Repubblica, da viale Montegrappa al ponte Petrino, ponte Petrino, via De Gasperi e via Firenze). «Occorre considerare - spiega Curcio - che l'area soggetta a limitazione Ztc ha importanza strategica per la circolazione, perchè le vetture non catalitiche costituiscono ancora il 20% del parco veicoli pratese. L'effetto complessivo atteso, in virtù di questa ulteriore limitazione, è significativo. In termini di massa forse è modesto, ma la riduzione delle polveri derivante dal blocco dei veicoli maggiormente inquinanti ha maggiore incidenza positiva sulla salute».
La novità più grossa, maturata dalle proposte di Curcio e dalla giunta, è l'istituzione delle targhe alterne due giorni alla settimana (mercoledì e giovedì), sulla scia di quanto stabilito in altre città italiane. Il provvedimento dovrebbe scattare nella prima settimana di febbraio fino al 31 marzo, in una fascia oraria concentrata, su tutto il territorio comunale, «salvo che - chiosa Curcio - un miglioramento complessivo della situazione non permetta la sospensione». Nel frattempo il tempo sarà impiegato per spiegare i provvedimenti alle categorie economiche e sociali. L'assessore insieme ai tecnici e alla Polizia municipale sta verificando gli ultimi dettagli, ma anche Prato conoscerà, per la prima volta, la circolazione per numeri di targa pari o dispari.
L'ultimo aspetto delle misure d'emergenza antismog riguarda le domeniche ecologiche. Confermate fino a maggio (una domenica al mese, la terza) ma con una novità: l'area di divieto non riguarderà solo il centro storico e una fascia a ridosso delle mura, come fin qui è stato. Dalla prossima domenica ecologica di febbraio non si circolerà più in tutta l'area urbana delimitata dalla Declassata e dalla Tangenziale.
Ma il pacchetto di misure presentato da Curcio non si è limitato all'emergenza. E insieme ad una nuova raffica di incentivi approvati dalla giunta per favorire l'acquisto o il passaggio a mezzi più puliti, l'assessore all'Ambiente ha predisposto un altro ventaglio di provvedimenti, ancora da definire nei loro dettagli, che presumibilmente scatteranno in primavera, più o meno in concomitanza con l'avvio delle nuove linee Lam. I provvedimenti annunciati concernono interventi per la riduzione del vecchio parco veicoli circolante, ulteriori limitazioni alla circolazione per gli Euro 1, veicoli commerciali e non ante '97, la realizzazione di isole pedonali, la riorganizzazione logistica del trasporto merci in tutto il territorio comunale, l'avvio del progetto 'bici in città' con noleggio pubblico ai parcheggi scambiatori e interconnessioni tra scambiatori e centro città con soluzioni integrate auto-bici e bici-bus; ulteriori accordi per metanizzare caldaie industriali, il piano energetico e i programmi di trasporto pubblico.
Dice infatti l'assessore all'Ambiente anche rispondendo al presidente pratese dell'Aci Federico Mazzoni: «E' vero i nostri sono provvedimenti locali, ma quando si parla di interventi strutturali non si può dimenticare l'ambito regionale e nazionale». E poi continua Curcio «non ha senso negare che il traffico non c'entra niente con l'inquinamento atmosferico. A parte il fatto che quando si critica e si chiedono provvedimenti strutturali non si parla mai, ad esempio, dell'Autostrada, anche quando come a Prato taglia la città, e del suo impatto sulla qualità dell'aria in ambito urbano. E poichè nessuno pensa di chiudere l'autostrada bisognerebbe allora parlare dei finanziamenti nazionali che non ci sono o sono pochi per cambiare il parco macchine, del trasporto pubblico per il quale ci sono misere risorse o di un piano nazionale trasporti con sviluppo magari del treno, che oggi non c'è. Il traffico incide per il 70/80% sull'inquinamento dell'aria. Gli interventi sulle caldaie sono nei nostri programmi, ma vorrei ricordare che a Prato il 90% e passa delle utenze è ormai a metano. Dire che il traffico non c'entra in relazione alla qualità dell'aria è parlare d'altro».
Sta di fatto che Prato è giunta a 17 giorni di sforamento dei limiti per le polveri. E le norme europee non ne prevedono più di 35 all'anno. A quel punto basterà che un solo cittadino si rivolga alla Procura per innescare il blocco completo della circolazione. Ancora l'assessore: «C'è una responsabilità che abbiamo. Senza contare che vi sarebbero pesanti multe dell'Unione europea». Insomma l'emergenza c'è, e non si può non prendere misure che evitino il rischio di più pesanti limitazioni.
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