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Comune di Prato

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21/01/2005 13:05
Urbanistica Riunione del gruppo di lavoro 'Città compiuta'

Piano strategico e nuova legge di governo del territorio

Romagnoli e Ciuoffo si confrontano con l'assessore regionale
Quale relazione può intercorrere fra le nuove norme di governo del territorio della Regione Toscana e il piano strategico del Comune di Prato? Su questo tema si è sviluppato il confronto fra i due enti, Comune e Regione, faccia a faccia nell'ultima riunione del gruppo di lavoro per il piano strategico 'La città compiuta'. Presieduto dall'assessore all'Urbanistica, Stefano Ciuoffo, l'incontro ha visto riuniti al Centro Pecci di Prato, il sindaco, Marco Romagnoli, l'assessore all'Urbanistica della Regione Toscana, Riccardo Conti, i rappresentanti degli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri. Il sindaco ha sottolineato l'impegno della giunta comunale per la riqualificazione urbanistica della città. 'Prato, nel giro di dieci anni, sarà completamente diversa. Scommettiamo sull'urbanistica come strumento di governo della trasformazione del territorio, ma siamo consapevoli che si dovranno trovare nuovi termini di confronto a livello di area metropolitana'. I problemi legati alla pianificazione del territorio, secondo il sindaco, non si potranno risolvere a livello di scala cittadina, ma in un ambito più ampio, metropolitano appunto. 'La chiusura delle reti dei servizi nell'ambito comunale - ha osservato il sindaco - non risolverebbe alcuno dei problemi che oggi ci poniamo. Per fare solo qualche esempio, la rete della mobilità deve essere affrontata a livello di area metrolitana così come la chiusura del ciclo di smaltimento dei rifiuti.'. Completamente d'accordo sull'apertura di un tavolo di concertazione sui temi dell'area metropolitana l'assessore regionale all'Urbanistica, Conti, che ha illustrato la filosofia che sta alla base dell'ultima legge per il governo del territorio - la n.1 del 2005 - approvata dal Consiglio regionale e ribattezza la Supercinque, in quanto evoluzione della riforma urbanistica già attuata quasi dieci anni fa con la legge 5/95. Con la Supercinque la Toscana è riuscita a confermarsi laboratorio all'avanguardia in materia di governo del territorio. 'E' passata la stagione della definizione delle procedure - ha commentato Conti. E' il momento di passare alla valorizzazione dei contenuti e degli obiettivi. In Toscana abbiamo disegnato il paesaggio che tutti ci invidiano e che frutto del lavoro dell'uomo. Dobbiamo dare all'uomo anche i mezzi e gli strumenti per operare sul territorio'. In altre parole spetta al pubblico il compito di garantire le regole per conservare il patrimonio collettivo, ma spetta al privato fare i progetti e realizzarli nel massimo rispetto delle regole e con la massima attenzione alla valorizzazione del territorio. La nuova legge regionale sollecita gli enti all'azione: partendo dal presupposto che a governare il territorio devono essere Comuni, Province e Regione in base al concetto 'far da sè ma non da soli', la legge si ispira a quattro principi guida: la pari dignità (ogni soggetto decide senza sottostare ai condizionamenti di altri soggetti), la sussidiarietà (il cittadino ha rapporti con l'ente che gli è più vicino, e quindi il Comune), il criterio di adeguatezza (alla Regione spettano le strategie territoriali, alla Provincia la definizione dei limiti di utilizzabilità delle risorse, al Comune la disciplina dell'uso del territorio e l'urbanistica), il criterio di differenziazione (nessun soggetto fa le stesse cose degli altri per evitare la sovrapposizione). Al dibattitto sono intervenuti fra gli altri, il presidente dell'Inu pratese, Roberto Vezzosi, il presidente dell'ordine degli ingegneri, Gianfranco Guazzini. Particolarmente apprezzato l'intervento del presidente dell'ordine degli architetti, Luigi Scrima, che ha posto l'accento sulla necessità di valorizzare la qualità della progettazione urbana. 'La qualità degli edifici - ha osservato Scrima, contribuisce a rendere elevata la qualità di tutta la città'.
74/05

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