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Comune di Prato

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26/01/2005 19:14
Sindaco Fissate le linee del Bilancio di previsione 2005

«Risorse limitate, ma i servizi non si toccano»

Confermato il passaggio da Tarsu a Tia per i rifiuti. Adeguamento all'inflazione per le tariffe
Niente aumenti di tasse e recupero delle risorse per aumentare i servizi, in conseguenza del passaggio da tassa a tariffa per i rifiuti. E' questo il canovaccio e l'impostazione del Bilancio di previsione 2005, messi a punto dalla Giunta nella seduta di martedì. E' lo stesso sindaco Marco Romagnoli a spiegare le linee generali della manovra di Bilancio: «E' sempre più difficile e complicato predisporre i Bilanci, a causa delle politiche finanziarie del Governo di centrodestra che colpiscono i cittadini e gli Enti locali, e che pregiudicano il mantenimento dei servizi erogati. Nonostante le difficoltà non intaccheremo i servizi, anzi li svilupperemo, e non vi saranno aumenti tariffari». «La prossima settimana - continua il sindaco - incontreremo le categorie sociali ed economiche, perchè intendiamo promuovere una vasta consultazione prima della presentazione in Consiglio comunale e del varo definitivo del Bilancio. Ai rappresentanti del mondo produttivo e sociale presenteremo una manovra, che nonostante l'attuale contesto finanziario, non si scarica sulle famiglie. Le tariffe non aumenteranno, saranno solo adeguate all'inflazione. Il passaggio da tassa a tariffa per i rifiuti, peraltro previsto da una legge nazionale e non dipendente dal Comune, sarà accompagnato da un fondo che tenderà a limitarne e ad attenuarne il peso sulle fasce deboli della popolazione. Inoltre la tariffa sarà accompagnata da stanziamenti per incentivare la raccolta differenziata e per limitare l'impatto ambientale dei rifiuti». Il risparmio finanziario sulla 'bolletta rifiuti' (il passaggio dalla Tarsu alla Tia-tariffa di igiene ambientale comporta che su quest'ultima saranno caricati i costi di smaltimento) sarà utilizzato, dice il sindaco, «per coprire le maggiori spese derivanti dal rinnovo contrattuale dei lavoratori degli Enti locali e per mantenere e accrescere i servizi». Aggiunge il sindaco: «La città avrebbe bisogno di una quota di investivementi superiore ai 48 milioni di euro fissati dalla Finanziaria. Poi si parla di federalismo, ma intanto si impedisce agli Enti locali di investire e di creare nuovi servizi».
96/05

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