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Comune di Prato

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01/02/2005 15:10
Sindaco Lettera aperta sulle targhe alterne

«Contro lo smog i Comuni non bastano»

Marco Romagnoli chiede un piano finanziario nazionale per l'ambiente e i trasporti
In una lettera aperta ai cittadini il sindaco Marco Romagnoli spiega il senso del provvedimento di targhe alterne, che scatta domani. Di seguito il testo del sindaco: «Domani scattano le targhe alterne. E' un provvedimento che siamo stati costretti a prendere, come è avvenuto in altre città, per ridurre l'inquinamento atsmoferico provocato dal traffico. A Prato in 18 giorni sui 35 all'anno tollerati si sono superati i limiti delle polveri. E senza interventi la prospettiva è il blocco totale della circolazione. So bene che decretare limiti alla circolazione crea disagi. E so altrettanto bene che non risolveremo, con queste misure, il problema dello smog. Eppure loro malgrado, e per quanto mi riguarda controvoglia, i sindaci sono stati lasciati soli ad affrontare l'emergenza ed una questione che va oltre i confini delle loro città. Non è con le sole proibizioni che elimineremo le polveri, dannose per la salute. Anch'io come sindaco non sono soddisfatto di dover ricorrere a tali provvedimenti, ma siamo lasciati senza alcun sostegno, in assenza di politiche nazionali sul trasporto. I Comuni, con le loro uniche forze, sono chiamati a tutelare la salute pubblica. Si dice ci vogliono politiche strutturali. Ed è vero. Politiche strutturali per impedire la circolazione delle auto non catalitiche, dei camion non catalizzati, dei veicoli non in norma con le ultime direttive europee, che peraltro sono ancora venduti. Politiche strutturali per limitare il ricorso ai mezzi privati rafforzando i sistemi di trasporto pubblico, tram, metropolitane. Politiche strutturali per realizzare investimenti in grado di rendere più veloce e fluida la circolazione. Interventi e investimenti che peraltro a Prato stiamo attuando. Ma le risorse dei Comuni sono quelle che sono. E la situazione è ancora peggiore dato che la Finanziaria ci constringe a fare salti mortali per non tagliare essenziali servizi sociali. Insomma occorrono forti finanziamenti. Senza ingenti risorse nazionali, senza efficaci politiche nazionali, i Comuni non possono mettere in campo, o possono farlo con forti limiti di spesa, iniziative per cambiare il parco dei veicoli inquinanti o per estendere la rete del trasporto pubblico. C'è poco da fare. Anche lo smog chiama in causa la necessità di politiche nazionali per l'ambiente, la salute e per una mobilità diversa dalle auto. Già lo scorso anno ho incontrato il ministro all'Ambiente on. Altero Matteoli. E chiesi a lui un adeguato sostegno finanziario. Mi fu risposto che per il 2004 soldi non c'erano. Ma non ci arrendiamo. E torneremo dal Governo e dal ministro. Se davvero si vuole disinquinare l'aria nelle aree urbane non c'è alternativa: o si attivano, con adeguate risorse, politiche per l'ambiente e per il trasporto, o altrimenti le targhe alterne contrassegneranno per molto il nostro futuro. Anche perchè il vero rischio, come detto, è il blocco totale della circolazione».
110/05

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