03/02/2005 16:33
Ambiente
L'impatto del primo giorno di targhe alterne
Scende la concentrazione delle polveri
Un risultato «inatteso» per i tecnici dell'Arpat a consulto con l'assessore Curcio
«Il provvedimento ha avuto un effetto immediato, incidendo sui valori delle polveri». E' quanto dichiara l'assessore all'Ambiente Camilla Curcio davanti ai dati dal Pm10 di ieri, mercoledì 2 febbraio, primo giorno di targhe alterne, messi in rete nella mattinata dall'Arpat, l'agenzia regionale per l'ambiente.
Una valutazione condivisa anche dai tecnici di Arpat, a consulto con Curcio negli uffici dell'assesorato all'Ambiente, che anzi, pur con le cautele derivanti dalla necessità di analisi di più lungo periodo, hanno rilevato, e detto all'assessore, che l'incidenza di un sol giorno di targhe alterne è stata «inattesa e sorprendente», date le condizioni meteo di martedì in tutto uguali al giorno prima, coi valori che erano schizzati subito all'insù nonostante una settimana di vento, e l'innalzamento tendenziale del Pm10.
Al di là delle percentuali di abbassamento registrati da quasi tutte le centraline (30% in meno in via Roma, 12% in via Ferrucci, 20% in via Soffici a Fontanelle), c'è da notare che rispetto a martedì 1 febbraio dove in via Roma il Pm10 aveva raggiunto 76 mg di concentrazione nell'aria, il dato di ieri si ferma a 53 mg. Idem in via Soffici dove si scende da 82 a 67 e in via Ferrucci da 42 a 37. Ma quel che pià conta nell'esame dei valori è l'aspetto qualitativo, per cui da una condizione pessima, parametro che segnala il superamento della soglia d'allarme, si è passati ad una scadente, ovvero alla soglia d'attenzione. Un miglioramento evidente, anche se ancora non sufficiente, evidenziato anche dalla discesa del biossodo di azoto in via Papa Giovanni XXIII° da 208 a 170.
«Del resto - commenta l'assessore Curcio - un provedimento come quello che abbiamo preso ha un senso se c'è continuità nel tempo». In altre parole attendersi risultati superiori, in un sol giorno, o con misure una tantum, è praticamente impossibile.
E' vero, c'è il risultato 'negativo' di via Strozzi, dove la concentrazione delle polveri è cresciuta, da 45 a 56. Ma a parte il fatto che nei primi 15 giorni di gennaio, caratterizzati da alta pressione, oscillava fra un margine minimo di 75 e un massimo di 85, per cui anche nel caso di via Strozzi le targhe alterne hanno avuto un loro impatto 'positivo', a destare dubbi da un punto di vista tecnico è la stessa collocazione della centralina (sarà spostata in via Curtatone) in prossimità di un impianto semaforico, per cui risente troppo delle fermate e ripartenze delle auto.
Ancor più significativi sono i dati di Prato dopo il primo giorno di targhe alterne se a confronto con la rete provinciale di rilevazione, che fa registrare, ad esempio, a Poggio a Caiano una concentrazione di Pm10 a livello di 85-86 mg.
Chiude l'assessore all'Ambiente: «Un giorno non è sufficiente per trarre conclusioni, ma si può dire che i provvedimenti di limitazione sono tutt'altro che ininfluenti e possono innescare un'inversione di tendenza».
Sul fronte invece del traffico il primo giorno di targhe alterne ha fatto registrare una contrazione del 17% in via Ferrucci sull'intera giornata (nella strada c'è un meccanismo di rilevazione automatica dei passaggi). Meno veicoli anche nei parcheggi: secondo fonte Essegiemme c'è stato il 30% di auto in meno (il dato è riferito ai parcheggi custoditi).
117/05
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