salta la barra


Comune di Prato

 indietro
09/02/2005 16:18
Mobilità La proposta avanzata nel convegno di oggi alla Monash University

Un'Agenzia di coordinamento metropolitano per la mobilità

L'organo riunirà i soggetti istituzionali dell'area tra Firenze, Prato e Pistoia per incrementare le infrastrutture e il trasporto pubblico
Istituire un'agenzia per la mobilità di area metropolitana come ente di coordinamento, rafforzare il trasporto pubblico sia su rotaia che su gomma, incrementare le infrastrutture viarie ed eliminare i confini tra Comuni e Province per ripensare un sistema di viabilità più funzionale e veloce, al servizio di un'area economica in crescita: è questa la ricetta per il governo della mobilità e della logistica in ambito metropolitano emersa dal convegno dedicato a questo tema, tenutosi oggi alla Monash University con l'organizzazione della Regione, del Comune e della fondazione Utilitas. Alla tavola rotonda sull'assetto metropolitano della mobilità, delle infrastrutture e dei trasporti, coordinata dal presidente della fondazione Utilitas Fabrizio Mattei, hanno partecipato l'assessore regionale all'Urbanistica Riccardo Conti, l'assessore alla Mobilità Massimo Carlesi, il sindaco di Pistoia Renzo Berti, il vice sindaco di Firenze Giuseppe Matulli, il presidente della Provincia di Prato Massimo Logli, l'assessore alla Mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti, il presidente della Provincia di Pistoia Gianfranco Venturi, Lorenzo Frasconi, dirigente dell'area Opere pubbliche ed ambiente del Comune, e Adriano Poggiali, dirigente del servizio Trasporti della Regione. Da uno studio compiuto dall'Ufficio statistica del Comune sulle abitudini di spostamento risulta che ogni giorno 69.729 mezzi si muovono all'interno del territorio municipale, 5287 verso un Comune della steesa Provincia e 16.551 verso un'altra Provincia per un totale di 91.567. Di questi 64.057 si muovono per motivi di lavoro, 27.510 per motivi di studio: la maggior parte utilizza l'auto, 59.355, contro i 2.659 che viaggiano in treno, 6948 in ciclomotore, 2310 in bici, 9239 a piedi e 5.729 in autobus. Però con l'ingresso delle Lam nel sistema di trasporto urbano gli utenti, come risulta dai dati del marzo 2004, sono saliti a 6175 al giorno per la Lam blu e 5398 per la verde con un aumento su base annuale rispetto al passato del 46,24%. A Prato confluiscono poi 23.050 mezzi al giorno da Comuni della stessa area o da altre Province: «Dagli studi effettuati si prospetta uno scenario di collassamento della mobilità in un arco di tempo che va fino al 2011 - ha detto l'assessore Carlesi - Dai dati forniti dalla Società Autostrade risulta che negli ultimi due anni c'è stato un incremento dei passaggi dal casello autostradale di Prato est di 20.000 mezzi al giorno, oltre il 10% in più all'anno. Anche le percentuali del pendolarismo sono molto alte, segno di un'area viva dal punto di vista economico dove comunque bisogna agire in fretta per risolvere i problemi attuali senza arrivare in ritardo con risposte inadeguate: proprio per questo bisogna creare accordi metropolitani per potenziare le infrastrutture e incrementare il trasporto pubblico, che può avere una valenza strategica ed essere uno strumento di crescita e sviluppo dell'area, che ha bisogno di essere davvero concorrenziale e di avere una mobilità degna di questo nome in modo da spostare anche le merci più velocemente. Di fronte ad un'area metropolitana policentrica uno strumento per l'attuazione dei progetti è la creazione di un'agenzia di coordinamento, ma è necessario anche coinvolgere le aziende e le associazioni di categoria nella questione sviluppando sistemi di spostamento dei lavoratori di car pooling». La necessità di una forma di coordinamento unico è stata condivisa dall'assessore regionale Conti, che ha invitato le istituzioni dell'area intervenute a pensare come un'unica città unita dalla cornice di governance di scelte condivise e sostenute da tutti i soggetti, ovvero il Piano strategico: «Bisogna dotarsi di un'agenzia di supporto per gestire i contratti di servizio, l'assistenza alla realizzazione dei progetti e tutte le attività di integrazioni necessarie: solo pensando come un unico soggetto a problemi che riguardano tutta l'area la mobilità potrà diventare un modello di partecipazione e competitività». «E'arrivato il momento di concretizzare i progetti che sono possibili - ha aggiunto il presidente della Provincia Logli - Facciamo un ulteriore passo avanti rispetto ai progetti già condivisi« Il primo esempio concepito a livello metropolitano è lo studio di fattibilità della metrotramvia a sud tra Firenze, Campi, Prato Quarrata, Casalguidi e Pistoia, progetto che vede impegnati intorno allo stesso tavolo la Regione, il Comune di Prato e le Camere di Commercio di Prato, Firenze e Pistoia. Una colonna portante del rafforzamento del trasporto pubblico sarà infatti l'incremento dei servizi su rotatia con elevata capacità e frequenza: la domanda di mobilità ferroviaria negli ultimi anni è infatti aumentata del 12,5% con punte del 25% ed una delle tratte più frequentate è quella tra Firenze, Prato e Pistoia. Agli approfondimenti tematici del pomeriggio hanno partecipato anche Thomas Ruff, dirigente dell'azienda di trasporto tramviario di Friburgo in Germania, Federico Mazzoni, presidente del comitato regionale Toscana Aci, il presidente del Consiag Paolo Abati, il responsabile marketing dell'azienda Nicola Moschillo, il direttore di Consiagas servizi energetici Stefano Sbraci, il direttore di ConsiagReti Paolo Quercioli e il dirigente dell'area energia elettrica di Consiag Franco Giacomelli, Cristina Sozzi, segretaria dell'Associazione delle città, il direttore della Cap Alberto Banci e i rappresentanti di Conser e Legambiente.
132/05

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina