11/02/2005 15:36
Multiculturalità
Il Capodanno cinese a Prato
«Da oggi una nuova stagione d'integrazione».
Per la prima volata in città e in italia ha sfilato il dragone cinese, simbolo della principale festività dell'anno cinese
Una festa di colori, musica e danze per far rivivere nelle strade pratesi un'antichissima tradizione cinese: il variopinto dragone del Capodanno cinese ha sfilato stamani per le vie del centro e di San Paolo fermandosi anche al liceo Livi e alle scuole elementari Mascagni e Guasti, dove è stato accolto dagli studenti con i cenci, dolci toscani tipici di questo periodo. La manifestazione, la prima di questo tipo a Prato e in Italia, ha riscosso grande successo e partecipazione da parte di tutta la cittadinanza: erano tanti infatti i pratesi che si sono affacciati sorpresi ed incuriositi al passaggio dei danzatori con il drago di cartapesta, una scena finora vista solo nei film, che è stata molto apprezzata. Particolarmente sorpresi e divertiti i numerosi bambini cinesi delle elementari, che conoscono la principale festività del loro popolo solo attraverso i racconti dei genitori.
Il Capodanno cinese, detto anche Festa della Primavera perchè coincide con l'arrivo della bella stagione e con la rinascita del ciclo della natura, è stato organizzato dall'associazione culturale Hic (dal latino 'qui') con il patrocinio degli assessorati alla Cultura e alla Multiculturalità e la collaborazione delle Circoscrizioni e del circolo Arci di S. Paolo. Nel corteo che ha accompagnato il drago c'erano gli assessori Andrea Mazzoni ed Andrea Frattani, la presidente della Circoscrizione centro Rosita Mattei i vice consoli della Repubblica popolare cinese a Firenze Liu Chengmi e Wang Zhensu, oltre a tanti giovani cinesi e pratesi, studenti e lavoratori di entrambe le etnie: «E' l'inizio di una nuova stagione di integrazione e multiculturalità - ha commentato l'assessore Frattani - Manifestazioni folcloristiche e culturali come questa sono il segno che la comunità cinese non è più vista solo come un'antagonista». Ad animare il corteo sono stati i giovani cinesi ed italiani dell'istituto Wu shu di arti marziali, che si sono esibiti anche in dimostrazioni di combattimenti: il drago, animale mitologico simbolo della rinascita della natura fin dalla Cina imperiale, era accompagnato dai due leoni che secondo la tradizione difendono il genere umano dagli spiriti maligni, dai tamburi che risvegliano le forze della natura e dalla sfera delle erbe magiche che deve essere mangiata dal drago per regalare un anno propizio. Quello appena aperto è l'anno del gallo per i cinesi e a Prato sarà festeggiato anche il 16 febbraio dalle 17.00 in poi nel Macrolotto 1 e alle Cascine di Tavola e il 18 alla stessa ora al Macrolotto 2 , luoghi significativi per la comunità cinese dove sono nati i primi legami di integrazione.
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