16/02/2005 16:05
Rifiuti
Altra riunione con categorie economiche e sindacati
Nella tariffa pesa il costo dello smaltimento
Il Comune, con Asm, ha presentato il piano finanziario della nuova Tia
Il costo della 'bolletta rifiuti' è dato per gran parte dal prezzo pagato da Prato per lo smaltimento. E' quanto emerge dal piano finanziario per la nuova tariffa (Tia) presentato dal Comune (il vice sindaco Roberto Bencini e l'assessore all'Ambiente Camilla Curcio) e da Asm (col presidente Adriano Benigni e il direttore Alessandro Gensini) ai rappresentanti delle categorie economiche e dei sindacati, nell'ennesima riunione che segna il passaggio ad un nuovo regime: dalla tassa alla tariffa, che comprenderà l'intera gestione del ciclo rifiuti, dalla Tarsu alla Tia, acronimo che sta per «tariffa igiene ambientale».
La composizione della tariffa contempla l'insieme dei costi di gestione, fra costi cosiddetti 'fissi' (prevalentemente voci ammministrative oltre allo spazzamento e lavaggio di strade e piazze) e i costi 'variabili' (in cui rientrano le operazioni di raccolta, trattamento, trasporto e smaltimento rifiuti). E se questi ultimi incidono per il 70% nella formazione della tariffa, calcolata complessivamente in 27 milioni e 800 mila euro, la voce più grossa, quella che penalizza Prato, recita «costi di trattamento e smaltimento rifiuti», la cui incidenza sulla nuova tariffa è del 46%. E ancora: se tutti gli altri costi 'variabili', dalla raccolta dai cassonetti alla raccolta differenziata, dal trattamento al riciclo e al trasporto, sono contenibili e fra i più bassi, se non i più bassi, della Toscana, secondo dati Cispel, non lo è quello relativo allo smaltimento, perchè soggetto alle volontà dei gestori degli impianti dove Prato porta i propri rifiuti, che fra l'altro hanno già annunciato rincari del 12%.
Per questo ai rappresentanti delle categorie riunite è stata confermata la volontà del Comune di procedere nella costruzione di un impianto di cogenerazione, o termovalorizzazione che dir si voglia, in grado di abbattere i costi e quindi di attenuare la tariffa, insieme alla possibilità di ridistruibuire alle famiglie il beneficio economico che ne sarà ricavato.
Sul tavolo della riunione odierna il Comune ha anche messo le cifre di due fondi per la gestione della tariffa: uno a carattere più propriamente sociale, per allegerire l'impatto sulle famiglie, in base a parametri Isee (indicatore economico equivalente) di 500 mila euro; l'altro, di circa 1 milione di euro,. compartecipato anche da Asm, per incentivare i comportamenti virtuosi in tema di produzione rifiuti, si tradurrà in una sorta di 'buono collettivo' per le utenze cosidette 'domestiche' in rapporto a standard di incremento della raccolta differenziata, mentre per le utenze 'non domestiche' sarà attivato da convenzioni che le imprese stringeranno con Asm, sulla base di un articolato sistema di parametri in rapporto ad obiettivi di minor produzione di rifiuti.
Fin qui il piano finanziario della Tia. Ma Comune e Asm, che lo ha elaborato, torneranno a riunirsi venerdì con i rappresentanti delle categorie economiche e con i sindacati. Non più una riunione collettiva, ma incontri 'separati' con i diversi soggetti economici e sociali per approfondire le singole questioni.
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