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Comune di Prato

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18/02/2005 14:38
Consiglio Comunale Approvata la mozione presentata da Ds e Rc

Software libero, uno strumento informatico preferenziale

L'obiettivo è la diffusione di un sistema più aperto e con più possibilità di sviluppo sia all'interno dell'Amministrazione che all'esterno
Il software libero e le sue applicazioni e potenzialità sono stati al centro di una mozione presentata in Consiglio comunale da Matteo Biffoni, Linda Pieragnoli e Sandro Lascialfari dei Ds e dal capogruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri: nell'atto si chiede l'introduzione in Comune del sistema, che comporta libertà di eseguire il programma, di adeguarlo alle proprie necessità, di migliorarlo condividendone gli avanzamenti e di distrubuirne delle copie. La mozione chiedeva inoltre di acquistare pacchetti software per gli uffici comunali garantendo la sicurezza e la privacy, di sostenere la conoscenza e la diffusione del software libero anche nelle scuole pratesi e a considerarne l'uso come requisito di eccellenza nelle politiche di collaborazione: «Il Comune di Prato e la Provincia hanno già utilizzato con profitto software libero - ha spiegato il consigliere Biffoni - come nel caso di ht://check per la gestione dei siti web e Paflow, adottato dalla Provincia per l'informatizzazione del protocollo». «Per Prato tali sistemi significano anche creare innovazione e nuove strade di sviluppo - ha aggiunto Becheri - creando nuove possibilità nel terziario avanzato». Alla mozione ha risposto l'assessore all'Innovazione tecnologica Massimo Carlesi: «Stiamo lavorando per acquisire e diffondere il più possibile questi sistemi e renderli compatibili ed accessibili sia internamente all'Amministrazione che esternamente nei rapporti con i cittadini. Anche in una direttiva regionale vengono infatti indicati come strumenti preferenziali e prioritari». La mozione è stata approvata con 19 voti favorevoli e 7 astenuti di An e Fi.
161/05

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