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Comune di Prato

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04/03/2005 16:09
Finanze La giunta approva lo schema di Bilancio 2005

Niente aumenti tributari, tariffe all'inflazione

Spese per 137 milioni di euro, entrate per 128, differenza coperta con i proventi delle concessioni edilizie
Circa 97 milioni di euro di investimenti, con una spesa corrente che si aggira sui 137 milioni di euro ed entrate che ammontano a 128 milioni, per una differenza di nove milioni e 260 mila euro coperta dai proventi delle concessioni edilizie. Sono questi i grandi numeri delllo schema generale di Bilancio di previsione 2005, chiuso stamani dalla Giunta (fatta eccezione per la Tia, la nuova tariffa per i rifiuti), che sarà consegnato giovedì ai consiglieri comunali. Quanto alle entrate tributarie non aumenta l'Ici, che rimane fissata al 5,9 per mille, con detrazoni per la prima casa per 237 euro, così come resta invariata l'addizionale Irpef a livello dello 0,3%. Per le tariffe invece la crescita media si aggira attorno al 12%, che è nella sostanza l'ammontare dell'inflazione dal loro ultimo ritocco. Dice l'assessore alle Finanze e vice sindaco Roberto Bencini: «Abbiamo mantenuto inalterate le grandezze tributarie, che non subiscono aumenti, sulle tariffe c'è il recupero dell'inflazione programmata. Al contempo cerchiamo, anche con questo BIlancio, di conservare un alto livello di investimenti». La spesa corrente, con una spesa per il personale di 42 milioni e 274 mila euro, all'incirca il 31,80% dell'intero ammontare, è suddivisa in 126 milioni e 410 mila euro di uscite, a cui vanno aggiunti i 10 milioni e 850 mila euro di rimborso prestiti. Un aumento complessivo di 11 milioni di euro, dovuto in gran parte ai maggiori impegni del personale (3 milioni e 351 mila euro), causa i superiori costi contrattuali e gli accontonamenti contrattuali a livello decentrato, nonchè all'incremento della spesa per i servizi, dalla refezione scolastica ai fondi per le politiche sociali, cresciuti questi ultimi di 1 milione e 686 mila euro. Per le entrate si prevedono 80 milioni e 710 mila euro derivanti dai tributi, che comunque scontano circa 20 milioni di euro in meno, ossia il gettito Tarsu che sparisce per far posto alla Tia; quasi 26 milioni di trasferimenti finanziari da altri Enti; più di 21 milioni di entrate extratributarie. Detto del non aumento fiscale, inalterato ai parametri del precedente mandato amministrativo, le tariffe subiscono incrementi, derivanti dal conteggio dell'inflazione programmata dei precedenti anni. Ferme le tariffe per l'affissione, Tosap e pubblicità, mai ritoccate dal 2000, subiscono un aumento medio del 20/25%. Aumenti contenuti per quanto riguarda la mensa scolastica, dove cresce soltanto il buono pasto da 1,80 a 2,15 euro, mentre non sono previsti incrementi per l'abbonamento mensile. I parametri Isee (indicatore della situazione economica equivalente) guideranno invece le tariffe per gli asili nido: dalla diminuzione della prima fascia Isee, per redditi familiari inferiori a 5460 euro, con la tariffa che scende da 41,32 a 41 euro, si passa all'incremento massimo da 264 a 296 euro, con tutti i passaggi intermedi, per la fascia di reddito fra 27 mila e 32 mila euro (oltre 32 mila euro si paga la tariffa massima). Crescono mediamente del 20% circa le tariffe per gli impianti sportivi, differenziate per il tipo di attività (giovanile e non), per discipline sportive, per caratteristiche (partita o allenamento). Scende invece da 400 euro del voto del Consiglio comunale nell'ambito del Piano economico e finanziario per i cimitaeri a 240 euro la tariffa per le sepolture (inumazioni), comprensiva anche delle esumazioni e della cremazione (gratuita) per gli indecomposti al momento della riesumazione. Tutte le nuove tariffe entreranno in vigore il prossimo 21 marzo, mentre quelle scolastiche da settembre. La previsione per gli investimenti sfiora i 100 milioni di euro. Fra le voci più rilevanti i 7,5 milioni, distribuiti in parti uguali per ognuna delle cinque Circoscrizioni pratesi, di «Prato città curata», i 4 milioni e 374 mila euro per le politiche abitative, compreso l'acquisto di alloggi per gestire l'emergenza, gli oltre 4 milioni per il Museo civico, gli 11 milioni da trasferimenti regionali per l'area ex Banci, i 5,8 milioni per i progetti di mobilità urbana, i 9 milioni per le politiche ambientali.
216/05

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