11/03/2005 15:58
Rifiuti
Presentato il piano finanziario della Tia
Ecco la tariffa, in vigore dalla primavera
Bencini: «Smaltire i rifiuti costa, per pagare meno c'è bisogno del cogeneratore»
«E' un'operazione di trasparenza, che svela i reali costi dello smaltimento e quindi i reali costi del servizio. Non è un atto per fare cassa. Nella realtà poniamo le premesse anche per sostenere futuri investimenti sugli impianti, come il cogeneratore, che ci consente di completare il ciclo dei rifiuti e di abbassare i costi del servizio».
E' una premessa lunga quella del vice sindaco e assessore alle Finanze Roberto Bencini, ma «indispesabile, poichè non si può spiegare la nuova 'bolletta rifiuti', il passaggio da tassa a tariffa, solo in termini di rincari». Per altro neppure la Tarsu copriva l'intero costo del servizio, ma l'Amministrazione comunale, nel 2004, ha dovuto sborsare 6 milioni di euro per annullare la differenza tra il gettito e la spesa sostenuta da Asm per smaltire i rifiuti.
In fin dei conti il punto è proprio questo: Prato non smaltisce per conto proprio, e manda i propri rifiuti in discarica. Spiega il presidente di Asm Adriano Benigni nel presentare il piano finanziario della Tia, che ammonta a 27 milioni e 800 mila euro: «Il 46% dei costi è dato dallo smaltimento. E su quello non possiamo intervenire, perchè i prezzi li stabiliscono chi gestisce le discariche».
Ma la Tia corrisponde, nelle parole dell'assessore all'Ambiente Camilla Curcio, anche ad un'ipotesi di riforma del ciclo dei rifiuti che si pone cinque obiettivi: la sostenibilità ambientale «sollecitando anche comportamenti virtuosi nella raccolta da parte di imprese e cittadini»; la sostenibilità economica «per trovare un equilibrio fra costi del servizio e copertura dei costi degli impianti»; l'equità contributiva che poi si traduce anche in un fondo sociale di 500 mila euro per attenuare gli effetti della tariffa nelle situazioni di maggior disagio; l'efficienza produttiva che poi significa gestire al meglio l'intero ciclo dei rifiuti; la semplificazione amministrativa.
Cinque obiettivi, che fermo restando la copertura integrale dei costi, si traducono in due fondi entrambi di 500 mila euro. Il primo per incentivare la raccolta differenziata, con coefficienti di riduzione dei costi variabili fino ad un massimo del 30% per le imprese che stipuleranno convenzioni con Asm, che possono giungere fino al 50% per attività inerenti a merci deperibili, sempre sulla base di intese con Asm. Agevolazioni che riaguarderanno anche le famiglie fino ad un massimo del 20% se conferiranno i rifiuti ingombranti agli impianti indicati da Asm. Il Comune fra l'altro può concedere riduzioni anche se saranno raggiunti gli obiettivi annuali di miglioramento della quantità di rifiuti avviati al riciclo.
Il secondo fondo, che vedrà anche un impegno di Asm, sulla base dei parametri Isee, ha una valenza più sociale. Di fatto fino a 5000 euro di reddito Isee c'è l'esenzione totale, da 5000 a 8500 euro la riduzione è del 50%.
Ma nel congegnare la tariffa, il cui piano finanziario a copertura totale del costo contempla un 45% a carico delle famiglie e un 55% a carico delle utenze non domestiche, il Comune ha fatto in modo che le famiglie unicellulari (costituite prevalentemente da anziani soli) paghino meno rispetto alla Tarsu.
Certo nel complesso ci sono maggiori oneri (anche se non per le attività produttive industriali e artigianali): la famiglia media pratese (un nucleo di tre persone in una abitazione di 114 mq), quella più diffusa nella composizione demografica della popolazione, avrà un aumento, dal passaggio dalla Tarsu alla Tia, del 24,9%, ossia 40 euro in più l'anno.
La prima bolletta fra aprile e maggio, pari al 60% dell'importo dovuto.
243/05
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