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Comune di Prato

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18/03/2005 14:21
Consiglio Comunale Il 40% degli accessi al pronto soccorso sarebbe improprio

«La sanità a Prato non è all'anno 0, le eccellenze sono tante»

L'assessore Stancari risponde ad un'interpellanza di Borchi di Fi sulle carenze dell'ospedale e del pronto soccorso
L'affollamento del pronto soccorso del Misericordia e Dolce e gli scenari futuri della sanità pratese con il nuovo ospedale e la Società della salute hanno acceso ancora una volta il dibattito in Consiglio comunale, che ha messo sul piatto della bilancia carenze ed eccellenze del servizio sanitario cittadino. L'imput è stato dato da un'interpellanza presentata dal capogruppo di Forza Italia Goffredo Borchi: «Reparti affollati, pazienti costretti ad attese estenuanti, nessuna barella disponibile e mezzi di soccorso bloccati - si legge nell'atto - non è il reportage di una zona di guerra, ma la realtà di un giorno all'ospedale di Prato. Bisogna rendere il servizio all'altezza delle aspettative e delle necessità dei cittadini. Non è pensabile affrontare l'enorme crescita demografica della città attraverso convenzioni con strutture esterne magari per dieci posti in più. Per questo l'Amministrazione comunale dovrà fare in modo che il nuovo ospedale sia costruito al più presto con caratteristiche adeguate ai bisogni». Il capogruppo, che nella sua esposizione si è riferito in particolare ad un episodio riportato dalle cronache locali in cui il pronto soccorso è stato intasato di richieste, ha chiesto a che punto è l'iter burocratico del nosocomio, se il progetto tiene contio della crescita demografica pratese, quali saranno i suoi punti di eccellenza e quali provvedimenti saranno presi contro le carenze dell'attuale ospedale e del pronto soccorso. La risposta è arrivata dall'assessore alle Politiche sanitarie Maria Luigia Stancari: «Per quanto riguarda l'iter burocratico stiamo attendendo la sentenza definitiva del Consiglio di Stato sulla questione sollevata per l'appalto, che dovrebbe essere emessa a giugno. Sulla rispondenza del progetto alle esigenze della città non bisogna dimenticare che operiamo in un'Area vasta e che oltre alla costruzione del nuovo nosocomio sono previsti anche dei piccoli ospedali di comunità. Bisogna comunque capire che la concezione del sistema ospedaliero è cambiato e che i nosocomi saranno riservati agli interventi di stretta natura ospedaliera. Non so quali saranno le eccellenze tra 4 o 5 anni del servizio pratese, ma sicuramente non partiamo dall'anno zero e abbiamo reparti che sono un vanto per la sanità toscana e che in altre Asl non ci sono. Inoltre va detto che il giorno particolare a cui Borchi si riferisce sono arrivati al pronto soccorso pratese 4 codici rossi contemporaneamente e tutti sono stati risolti a Prato senza trasferimenti in altri ospedali». Tra i punti di eccellenza indicati dall'assessore vi sono neonatologia ed ostetricia, cardiologia e terapia intensiva, in cui i letti sono stati raddoppiati passando da 4 ad 8, il pronto soccorso pediatrico aperto 24 ore su 24, oncologia, che presto si arricchirà della radioterapia a Villa Fiorita, con cui a breve sarà firmata la convenzione, e otorinolaringoiatria. Inoltre l'ospedale si doterà presto del servizio di neurochirurgia con chirurghi che verranno ad operare da Firenze a Prato. Il vivace dibattito scaturito è stato aperto da Roberto Dabizzi dei Ds, che ha fornito anche dei dati sui risvolti negativi che esami invasivi e non invasivi possono avere sulla salute dei pazienti: «Non trasformiamo un fatto positivo in un fatto negativo - ha detto - quel giorno il pronto socorso è stato capace di gestire 4 codici rossi che le altre Asl dell'Area vasta non erano disponibili ad accogliere. Il problema dell'affollamento del servizio emergenza urgenza non è pratese, ma nazionale, perchè spesso viene utilizzato impropriamente: nel 2004 su 62.350 accessi al pronto soccorso l'8% costituivano codici bianchi e il 30% codici azzurri, ovvero da casi che potevano benissimo essere risolti dal medico di base. Il vero problema è l'appropriatezza del ricorso al pronto soccorso e la stessa cosa va detta anche per le liste d'attesa per gli esami, i quali speso vengono prescritti senza una vera necessità: il 50% degli esami cardiologici non invasivi è inappropriato e il 5% degli invasivi». Secondo Dabizzi una tac al torace equivale all'effetto di 500 radiografie e ogni radiografia ha l'effetto di sottrarre un minuto di vita, una scintigrafia al cuore equivale a 1250 radiografie e una tac all'addome a 600. Gianluca Banchelli di An si è scagliato contro l'attuale sistema e le sue carenze affermando che «non si può rispondere ai cittadini dicendo che siamo in un'Area vasta per spiegare il fatto che il nuovo ospedale non sarà sufficiente per le esigenze e che i lavori in corso saranno accanto alle stanze di degenza». Rita Romagnoli dei Ds ha suggerito di migliorare l'aspetto dell'informazione sull'uso del pronto soccorso e dei punti di primo soccorso sul territorio, in modo da evitare sovraffollamenti inutili.
264/05

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