03/04/2005 16:08
Sindaco
Il messaggio di Romagnoli al vescovo
«Il Pontefice della pace e della libertà»
Il presidente del Consiglio comunale Daniele Mannocci ha inviato un telegramma a mons. Simoni
«Partecipo con commozione al dolore della comunità cattolica, e del mondo intero, per la scomparsa di Giovanni Paolo II». Inizia così il messaggio che il sindaco di Prato Marco Romagnoli ha trasmesso al vescovo mons. Gastone Simoni una volta appresa la notizia della morte del Papa.
Il messaggio del sindaco così continua: «Voglia lei trasmettere questi sentimenti miei personali, a nome dell’Amministrazione comunale e della collettività pratese, alle autorità Vaticane e ai fedeli, in questo momento in cui tutti noi, cittadini di un universo globale, avvertiamo il vuoto lasciato da una grande figura contemporanea, che per più di cinque lustri ha segnato gli anni e le trasformazioni del secolo scorso e dell’inizio del terzo millennio.
E’ ancora viva nei pratesi, e in tutti noi, la memoria della visita di Giovanni Paolo II nella nostra città.
E’ stato il Pontefice della forza e della volontà, il Pontefice del dialogo nei confronti delle altre confessioni religiose, il Pontefice della pace quale bene supremo, il Pontefice della libertà.
Anche nella resistenza finale al dolore fisico e alla malattia, ha trasmesso il senso di un grande messaggio di speranza e fiducia nelle capacità dell’umanità di intraprendere un cammino di solidarietà e fratellanza».
Il presidente del Consiglio comunale Daniele Mannocci ha invece inviato un telegramma al vescovo Simoni. Di seguito il testo: «Alla notizia della scomparsa di Sua Sanitità Giovanni Paolo II intendo esprimere a lei i sensi della mia personale tristezza e partecipazione al lutto della Chiesa e della comunità tutta.
Sono certo di interpretare anche i sentimenti dei gruppi consiliari e di tutto il Consiglio comunale di Prato, per la perdita di un inesauribile difensore della pace, dei diritti dell'uomo, della libertà, un pioniere del dialogo interreligioso.
Rimarrà sempre nei nostri cuori come un uomo che si è dedicato con tutte le proprie forze per la salvezza dell'umanità, dei credenti e dei non credenti».
305/05
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