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Comune di Prato

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08/04/2005 16:11
Consiglio Comunale In apertura della seduta di ieri pomeriggio

Giovanni Paolo II ricordato in Comune

Gli interventi dei capigruppo
La figura di papa Giovanni Paolo II è stata ricordata anche dal consiglio comunale. Il presidente, Daniele Mannocci, nell'introdurre la seduta, ha rilevato che quello di Giovanni Paolo II è stato un pontificato dei più lunghi ma anche dei più significativi e ha ricordato la visita del Papa a Prato avvenuta il 19 marzo 1987 e il discorso pronunciato nel macrolotto di fronte a una platea composta in larga parte da lavoratori. Goffredo Borchi (Fi) ha ricordato la grandezza di questo Papa: 'Siamo a celebrare un gigante della fede, della pace, della libertà, della riconciliazione mondiale'. Gerardina Cardillo (Ds) ha aggiunto che Giovanni Paolo II è stato il Papa dei cinque continenti e non solo del Vaticano, capace di abbattere le barriere religiose e socioeconomiche per proiettarsi in una diomensione planetaria per dare voce a chi non ce l'ha, ai più deboli, ai poveri e agli ultimi. Mauro Vannoni (Sinistra per Prato) ha sottolineato l'impegno di Giovanni Paolo II per rendere più vicine tra loro le religioni, per la difesa dei diritti umani e il suo rispetto per il pluralismo delle scelte politiche dei credenti. Luca Roti (Margherita) ha messo in evidenza l'internazionalizzazione della Chiesa romana e i cambiamenti epocali avvenuti sotto la guida di Giovanni Paolo II. Leonardo Becheri (Rc) ha voluto celebrare il papa come l'uomo che si è sempre opposto a ogni forma di sfruttamento e soprattutto alla guerra. Bettazzi (An) ha riportato invece un episodio della vita del Pontefice, quando è uscito dalla basilica di Assisi per accogliere i capi religiosi che non vi potevano entrare facendoli così partecipi della celebrazione per la pace nel mondo: «E' sempre stato disposto anche a scendere di un gradino - ha detto - per mettersi all'altezza del proprio interlocutore: col dialogo e il confronto è riuscito a far cambiare idea a molti». Donzella (Italia dei valori) ha ricordato il Papa come colui che ha scisso il collegamento tra la Chiesa e il potere costituito per mettersi sempre dalla parte di chi ha bisogno di sostegno, mentre Tommaso Rindi (Verdi) nel suo intervento ha sottolineato il coraggio con cui il Papa si è scagliato contro la guerra e le ingiustizie della globalizzazione e delle multinazionali contro i più poveri e di come abbia anche difeso l'ambiente e la natura, fatti per tutti gli uomini e non al servizio di alcuni e a danno di altri.
319/05

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