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Comune di Prato

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23/04/2005 13:44
Mobilità La replica ad artigiani e commercianti

«Il costo massimo è di 41 cent al giorno»

L'assessore Carlesi: «Non si può parlare di balzelli per le tariffe dei permessi»
«La tariffa massima per i permessi è di 150 euro all'anno, 41 centesimi al mese, meno di un caffè. Difficile definirla un balzello». Replica così l'assessore alla Mobilità Massimo Carlesi alla levata di scudi delle associazioni di artigiani e commercianti sulle nuove tariffe per le autorizzazioni di accesso e sosta nel centro città, deliberate in settimana dalla Giunta. E ancora: «Non c'è alcuna 'ricetta Carlesi'. Il pagamento dei permessi, in tutte le città, amministrate dal centrodestra e dal centrosinistra, è il solo modo per regolare la sosta. Prato non fa eccezione da questo punto di vista, rispetto ad un sistema che è in vigore dappertutto». Quanto all'informazione Carlesi apre una breccia ai critici: «Sì, forse è mancato un ultimo passaggio prima della deliberazione della giunta, cui ha contribuito la mia assenza per motivi personali. Dire però che la cosa non era nota non è vero. La delbera della giunta è solo la specificazione degli allegati sulle tariffe, compresi quelli sui permessi, presentati col Bilancio. In Consiglio comunale è arrivato tutto ed è stato ampiamente reso noto». In pratica la delibera della giunta stabilisce la quota riconosciuta ad Essegiemme al momento del rilascio dei permessi, più le quote per ogni categoria rispetto ai minimi e ai massimi approvati dal Consiglio comunale, che definì peraltro le quote per i residenti. E' articolata la risposta dell'assessore alla Mobilità e parte da lontano: «Sembra che il pagamento dei permessi sia una novità. In realtà è stato introdotto all'inizio del 2002 per stabilire una sua regolazione. Ci trovammo di fronte ad un esagerato numero di richieste di accesso alla Ztl, nonostante il contingentamento delle targhe per ogni azienda. Le 7000 richieste si ridussero della metà e una ulteriore riduzione si è avuta con la definizione dei giorni, rispetto ad un impiego totalmente libero. La regolazione delle autorizzazioni non ha comportato alcuna limitazione delle attività». Poi Carlesi entra nel merito di alcune questioni: «Nell'ultimo anno, venendo anche incontro alle richieste delle categorie, c'è stato un ulteriore passo in avanti. Per montatori, elettricisti e idraulici ad esempio, e per figure che svolgono attività che possono richiedere acessi quotidiani nel centro città, sono stati eliminati i permessi provvisori, giornalieri e settimanali, sostituiti con permessi annuali». Carlesi poi replica su un altro punto: «E' da mesi che si discute delle tariffe dei permessi e sono finite in Consiglio comunale nella sessione dedicata al Bilancio. Anzi rispetto alla discussione del Bilancio la giunta non ha apllicato l'indicazione che stabiliva la tariffa massima in 180 euro. La tariffa massima per i permessi di consegna merci è di 150 euro annuali, come detto 41 centesimi al giorno». Carlesi inoltre controdeduce anche sui permessi di 110 euro per atigiani e commercianti che hanno la loro attività in Apu e Ztl: «Anche qui c'è una noività, perchè con 110 euro al'anno, corrispondenti a 31 centesimi al giorno - e ribadisco questi raffronti giornalieri perchè si parla di balzelli - non solo si consentono l'accesso e le operazioni di carico e scarico, ma anche la sosta negli spazi blu entro la cinta muraria. Cosa che non era prima, gli spazi di sosta con le strisce blu erano a pagamento anche per commercianti e artigiani». Quanto ai permessi fuori la cinta muraria, per intenderci nella Ztc, la zona a traffico controllato, con 80 euro all'anno, 22 centesimi al giorno secondo la contabilità fornita dall'assessore, artigiani e commercianti «hanno la possibilità di sostare in tutte le aree di sosta, anche quelle col parcometro, presenti nella Ztc». E aggiunge Carlesi: «Non sono poche le aree di sosta fuori dalla cinta murararia. Sono circa un migliaio. Una concentrazione di parcheggi che non ha riscontro in altre città di pari dimensione». Carlesi polemizza pure con le forze di opposizione: «La Casa della Libertà propone l'accesso libero. Se facessimo così il centro scoppierebbe, non ce la farebbe. L'alternativa è il mezzo pubblico. Ed è ciò che stiamo facendo». Quindi una frecciata più pungente: «Forse sono stati un po' disattenti durante la discussione sul Bilancio, poichè il quadro delle tariffe è arrivato in Consiglio comunale. Se volevano risposte potevano chiederle durante quella discussione».
376/05

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