29/04/2005 17:06
Consiglio Comunale
Approvato l'Ordine del giorno anti disegno legge 2244
«Non si devono equiparare vittime e stragisti»
Il documento è stato sottoscritto anche da Forza Italia. Solo An si è opposta
«Non si mettono sullo stesso piano stragisti e vittime e non è giusto considerare alla stessa stregua chi ha scelto di sostenere il terrore fascista combattendo contro i partigiani e gli alleati e coloro che scelsero di lottare contro i tedeschi occupanti sacrificando la propria vita per gli ideali di patria». Con queste parole Elisabetta Carullo dei Ds ha presentato a nome del suo gruppo ieri in Consiglio comunale l'ordine del giorno contro l'approvazione del disegno di legge 2244 del maggio scorso per il riconoscimento della qualifica di militari belligeranti a quanti prestarono servizio militare dal 1943 al 1945 nell'esercito della Repubblica sociale italiana (Rsi). L'atto è stato presentato dall'Ulivo insieme a Rifondazione comunista e a Sinistra per Prato viva ed è stato poi sottoscritto anche da Forza Italia e Nuovo Psi Taiti per Prato ottenendo l'approvazione con 29 voti favorevoli e un solo contrario, espresso da Gianni Cenni di An.
Forza Iatlia ha infatti deciso di appoggiare il documento della maggioranza dopo che il testo dell'ordine del giorno è stato emendato con la modifica 'Considerato che il taglio dei fondi alle associazioni partigiane è da interpretare come ii rischio di ridurre la portata storica delia
Resistenza e della guerra di Liberazione, attraverso una falsa opera di 'pacificazione nazionale' che mette sullo stesso piano partigiani e repubblichini, magari con l'intento di ottenere che ai fascisti di Salò vengano concesse medaglie al valor militare
e decorazioni per la battaglia sostenuta con i nazisti contro l'indipendenza nazionale dell'Italia».
Il testo del disegno di legge recita che i soldati, i sottufficiali e gli ufficiali che prestarono servizio nella Repubblica sociale sono considerati a tutti gli effetti militari belligeranti, equiparati a quanti prestarono servizio nei diversi eserciti dei Paesi tra loro in conflitto durante la seconda guerra
mondiale': «la Città di Prato ha pagato un tributo sin troppo elevato per sostenere
la lotta per la Liberazione - si legge nell'ordine del giorno - basti pensare ai ventinove giovani partigiani della Brigata Buricchi impiccati a Figline dai tedeschi e a tutti i deportati a Mauthausen ed Ebensee. Inoltre quest'anno ricorre il sessantesimo anniversario della Liberazione del paese dal nazifascismo: invitiamo quindi il sindaco a intervenire presso il Governo nazionale e il parlamento per impedire l'iter positivo del disegno di legge, a sensibilizzare le parti sociali e le forze politiche a manifestare contro il disegno facendo anche appello al Presidente della Repubblica e a contribuire con iniziative e manifestazioni a mantenere viva la memoria della Liberazione e l'attività dell'Anpi e del CEntro di documentazione di Figline». L'atto invita inoltre il presidente del Consiglio comunale a farsi portavoce dell'iniziativa in Provincia, in Regione e negli altri Comuni italiani.
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