29/04/2005 17:21
Urbanistica
Il noto architetto incontra gli amministratori
Fuksas progetta una 'nuova città' nell'area Banci
I primi lineamenti prevedono un centro espositivo di 13 mila metri quadri
«Più che un progetto di architettura abbiamo presentato una strategia». E la strategia, nelle parole del noto architetto Massimiliano Fuksas, è quella di aiutare «la trasformazione di Prato verso un'«economia della conoscenza», con interventi «che ne liberino le potenzialità economiche e produttive. In quest'ottica si inserisce l'esigenza di realizzare una 'piattaforma dei servizi', integrata alla realizzazione di un importante centro congressuale-espositivo ed un hotel con elevati standard ricettivi».
Con queste parole Fuksas ha presentato al sindaco Marco Romagnoli e al presidente di Consiag Paolo Abati (proprietaria dell'area e committente dello studio), il primo step del progetto di ristrutturazione dell'area ex Banci, a ridosso della Declassata e vicino al casello di Prato est della A11, destinato nelle intenzioni del Comune a trasformarsi in un centro espositivo-congressuale e, come detto nell'incontro che Fuksas ha avuto con gli amministratori pratesi (oltre al sindaco e ad Abati anche Stefano Ciuoffo, assessore all'Urbanistica, Fabio Giovagnoli assessore allo Sviluppo economico e al Piano strategico, Enrico Giardi assessore allke Opere pubbliche, il vice sindaco Roberto Bencini) e con i tecnici di Comune e Consiag, «a veder sorgere una nuova città nella città».
A dire il vero il progetto predisposto da Fuksas, venuto a Prato per illustrarne i primi lineamenti, è qualcosa di più di un'ipotesi: la Regione non solo ha stanziato 10 milioni di euro (e altri 10 sono quelli del Comune), per un intervento che nella sua parte pubblica (centro espositivo-congressuale e parco) è stimato in 40 milioni ma ha anche comunicato ufficialmente al Comune, come ha rivelato il sindaco, «che l'area ex Banci è il polo di ampliamento di Firenze Fiere», che va ad integrarsi con Fortezza da Basso. E «su questa prospettiva - sostiene ancora il sindaco - c'è piena sintonia con Firenze. Un fatto importante».
Lo studio è sviluppato su un'area di 30 ettari, di cerniera fra la città storica e i nuovi ampliamenti residenziali delle Badie e del Macrolotto, a sud della via Leonardo da Vinci (Declassata). Sull'area, in gran parte di proprietà di Consiag, al momento insistono manufatti industriali dell'ex fabbrica tessile Banci. Al di fuori della proprietà di Consiag, ma inclusa nell'area del progetto, si trovano gli edifici dell'ex fonderia Bigagli, tra cui un fabbricato di rilevanza tecnica e storica, che nelle intenzioni dovrebbe ospitare la collezione del museo d'arte contemporanea 'L. Pecci'.
L'intervento predisposto da Fuksas contempla un centro servizi aperto ad una scala interregionale e nazionale, inserito in un contesto urbano connesso con la realtà cittadina: il progetto mira a ricomporre la frattura costituita dalla Declassata e dall'impianto industriale Banci. La progettazione realizzata da Fuksas prevede un grande parco pubblico di 8 ettari, vicino al quartiere delle Badie, un asse centrale con giardini per 6 ettari di superficie, oltre ad un'ottima dotazione di parcheggi, in parte interrati e in parte in superficie.
Il centro espositivo-congressuale, unitamente ad un hotel (che fa parte però degli interventi da realizzare da parte di privati) alto 60 metri («simbolo - dice Fuksas - esempificativo del rinnovamento della città») costituisce il cuore dell'intervento. Il centro si sviluppa su una superficie di 13 mila mq espositivi, più 5 mila di servizi. Il centro, che avrà però una funzione polivalente, per rassegne, convegni, concerti ed eventi vari (non quindi pensato solo come spazio espositivo) è costituito da due grandi nuvole trasparenti, rialzate, tali da formare un'ampia piazza coperta adatta a manifestazioni pubbliche.
Le due torri dell'hotel, 8000 mq di superficie, ospiteranno un albergo a media soglia ed uno ad alta soglia.
La viabilità sarà facilitata con la creazione di un nuovo asse stradale che, sviluppandosi parallelamente alla Declassata, smaltirà i flussi principali, diminuendo il carico su via Ferraris, che diventerà l'asse di servizio del quartiere delle Badie.
L'accessibilità all'area sarà garantita dalla Declassata, in virtù anche dei propositi del Comune di completarne il raddoppio. Il progetto, per facilitare l'integrazione con il verde pubblico, previsto a nord, e favorire il collegamento pedonale con la città storica, prevede il parziale interramento della Declassata scavalcata da un ponte verde e alberato.
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