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Comune di Prato

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02/05/2005 15:03
Consiglio Comunale Un'interrogazione di Cenni di An sulle due strutture

In Consiglio il degrado delle ex poste e dell'ex caserma

L'assessore Giardi nella risposta esclude pericoli per l'incolumità pubblica
Il degrado degli edifici delle Poste di piazza S. Marco e dell'ex caserma dei Carabinieri di via Pomeria è stato oggetto di un'interrogazione presentata nello scorso Consiglio comunale dal consigliere Gianni Cenni di An: l'atto sostiene che la fatiscenza dei due stabili non è più tollerabile sia per motivi di igiene che di ordine pubblico e di scempio strutturale degli edifici e ha chiesto quindi quali iniziative l'Amministrazione comunale ha avviato nei confronti dei proprietari privati almeno per mettere in sicurezza i locali e quali ha intrapreso per individuare un corretto utilizzo per la cittadinanza. La risposta è giunta dall'assessore al Patrimonio Enrico Giardi: «L'Amministrazione comunale è impegnata nella progettazione strategica delle opere per la città, ma sicuramente anche nella manutenzione ordinaria del proprio patrimonio esistente. Per questo bisogna chiarire che si tratta di due edifici di proprietà privata: per quanto riguarda le poste, vorremmo comporre il contenzioso con la società detentrice Europa gestione, aperto nel 2002 per non aver rispettato la prelazione che l'Amministrazione comunale aveva sull'immobile, con una soluzione che vada al di là di quella giudiziale e che ci permetta di valutare l'utilizzo della struttura. Non ci sono comunque problemi di pubblica incolumità per quanto riguarda lo stato dell'edificio. Quanto all'ex caserma, dopo un episodio di appropriazione indebita nel 2003 su cui è subito intervenuta la Polizia municipale non ci risulta alcun esposto riguardo l'utilizzo dei locali come ricettacolo di extracomunitari e persone senza fissa dimora. Anche in questo caso l'edificio non comporta pericoli strutturali». Cenni ha replicato di condividere la risposta per le poste di piazza S. Marco, ma non per il secondo edificio: «Sono stati visti uscire dalla palazzina degli extracomunitari e come hanno detto alcuni abitanti della zona sono scoppiati anche dei tafferugli all'interno: il Comune deve obbligare il proprietario a chiudere ogni accesso all'edificio così come viene fatto per le vecchie coloniche».
402/05

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