04/05/2005 17:28
Immigrazione
Martedì sera l'assemblea all'assessorato alla Multiculturalità
Contratto di soggiorno,un incontro per spiegare scenari e rischi
Il 12 maggio ci sarà il tavolo tecnico regionale sul decreto attuativo della Bossi Fini e il 22 l'incontro col Ministero
Per districarsi nella selva burocratica del decreto attuativo della legge Bossi Fini martedì sera l'assessore Andrea Frattani insieme al Centro per l'immigrazione l'immigrazione e allo Sportello informativo del Comune ha incontrato presso la sede di piazza S. Jacopo i rappresentanti del coordinamento cittadino dei migranti, che riunisce tutte le etnie presenti a Prato. Sono intervenuti l'associazione Amicizia Italia-Cina, l'associazione del commercio italo-cinese, l'associazione Sopoti Albania, Alba Prato, il Centro culturale isclamico, rappresentanti dell'Ucraina, della Russia, del Senegal, del Pakistan, della Costa d'avorio, del Bangladesh, del Marocco e della Nigeria.
Gli effetti della normativa e in particolare del contratto di soggiorno non hanno a farsi sentire: molti dei circa quaranta immigrati intervenuti all'assemblea sono stati sospesi dal lavoro perchè i datori di lavoro non vogliono firmare e farsi garanti della dichiarazione d'idoneità della casa dell'immigrato dipendente, come prevede il contratto di soggiorno introdotto dal decreto d'attuazione. In caso di irregolarità il datore di lavoro va incontro ad una sanzione, a conseguenze penali e ad accollarsi i costi del rimpatrio. La conseguenza per gli stranieri è invece che senza la dichiarazione del datore di lavoro sull'idoneità dell'abitazione la Questura non può rilasciare il permesso di soggiorno o il rinnovo. Gli scenari che si prospettano sono quindi il blocco dell'iter dei rinnovi e una clandestinità di ritorno per cui gli sstranieri rimarranno in Italia senza regolare permesso.
Per evitare di arrivare all'emergenza, anche abitativa, l'assessorato alla Multiculturalità sta lavorando fianco a fianco con le associazioni datoriali, Unione industriale, Cna e Confartigianato, e i sindacati: il 12 maggio la questione sarà all'esame del tavolo tecnico promosso dalla Regione Toscana a Prato, a cui parteciperanno le istituzioni, le parti sociali ed economiche e le associazioni che si occupano di immigrazione per definire una piattaforma di proposte da sottoporre al rappresentante del Ministero del Lavoro che il 22 maggio sarà in Regione per un incontro proprio sul contratto di lavoro. Un altro appuntamento è per il 18 giugno, quando si terrà un seminario promosso dall'Anci sulla condizione del soggiorno in Italia.
A Prato il problema rischia di assumere dimensioni di ingestibilità perchè è la provincia italiana con il maggior numero di immigrati in relazione alla popolazione autoctona: la percentuale degli stranieri sfiora attualmente il 10% e si parla di 8000 lavoratori. «Da oltre un mese stiamo lavorando intorno a questo problema che crea risvolti di paralisi - dice l'assessore alla Multiculturalità Andrea Frattani - E' giusto infatti che gli immigrati abbiano case dignitose ed idonee, ma le case non sorgono dall'oggi al domani e per effettuare una politica abitativa davvero efficace ci vogliono finanziamenti e tempo: il Governo non ha prorogato la legge sul blocco degli sfratti e se a questo si aggiunge l'emergenza abitativa che comporterà il contratto di soggiorno il mercato immobiliare schizzerà alle stelle. In una città come la nostra un problema simile diventerebbe di dimensioni allarmanti». Il primo obiettivo che l'assessorato si pone è di proporre al Ministero una variazione nel testo del contratto di soggiorno in modo che il datore di lavoro debba solo presentare una dichiarazione di idoneità della casa, ma non farsi garante anche della permanenza di questa condizione: «E' una legge impraticabile - continua Frattani - perchè il datore di lavoro come può farsi garante di una cosa che non può controllare non potendo andare a casa dei propri dipendenti? Quest'onere dovrebbe semmai essere posto in capo al locatore, che prende oltretutto l'affitto della casa. Il Comune sta comunque lavorando per far presenti al Governo le nostre difficoltà e invito quindi per questo tutti i migranti a mantenere la calma e a comportarsi con responsabilità». Il 10 maggio alle 21.30 al Laboratorio del tempo l'assessorato alla Multiculturalità ha convocato un nuovo incontro con il Coordinamento dei migranti per informare sugli ultimi sviluppi e sui risultati ottenuti.
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